Perché in Italia gesticoliamo così tanto?

Usiamo circa 250 gesti diversi nelle nostre interazioni quotidiane

 

Il modo in cui noi italiani gesticoliamo è una caratteristica culturale profondamente radicata e affascinante, spesso oggetto di curiosità e studi. Un video virale dopo la vittoria della nazionale italiana agli Europei del 2021 ha evidenziato questa peculiarità, mostrando i calciatori intenti a discutere animatamente, con gesti espressivi e caratteristici. Tra questi, il noto gesto della “mano a borsa”, un segno emblematico di scetticismo, è diventato un simbolo della comunicazione italiana.

La gestualità italiana è molto più complessa di quanto si possa pensare. Si stima che usiamo circa 250 gesti diversi nelle nostre interazioni quotidiane. Gesti come lisciarsi il mento per esprimere indifferenza o formare una forbice con le dita per indicare l’intenzione di chiudere un discorso sono solo alcuni esempi di un linguaggio visivo intricato e universalmente riconosciuto all’interno della penisola.

Potrebbe essere stato un modo per comunicare senza essere compresi dagli invasori

Non è chiaro quando questa tradizione di gesticolare abbia preso piede, ma diverse teorie cercano di spiegare il fenomeno. Una delle ipotesi suggerisce che, durante i periodi di occupazione straniera tra il XIV e il XIX secolo, iniziammo a sviluppare un linguaggio gestuale per comunicare senza essere compresi dagli invasori. Questo gesto comunicativo poteva rivelarsi essenziale per scambiarsi informazioni vitali in un contesto di crescente tensione. Un’altra teoria, avanzata dall’archeologo Andrea de Jorio nel XIX secolo, suggeriva che molti gesti attuali derivassero da pratiche comunicative dell’antica Grecia. Tuttavia il linguista Adam Kendon ha messo in discussione queste affermazioni, evidenziando che alcuni gesti descritti da de Jorio non sono più utilizzati oggi.

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Un recente studio condotto da Maria Graziano e Marianne Gullberg ha confrontato l’uso dei gesti da parte di italiani e svedesi nel raccontare storie. I risultati hanno confermato che noi tendiamo a gesticolare di più, utilizzando una varietà di gesti pragmatici piuttosto che rappresentativi. Mentre gli svedesi mimano azioni specifiche, noi adottiamo un approccio che enfatizza il ritmo e l’argomentazione del discorso. La gestualità non è comunque un nostro fenomeno esclusivo degli italiani; è una caratteristica universale dell’essere umano. Studi nel campo della psicolinguistica suggeriscono che le aree del cervello che si attivano durante il parlare e il gesticolare sono le stesse, indicando un legame intrinseco tra linguaggio verbale e gestuale. La sfida rimane nel capire come queste pratiche varino tra le diverse culture e come influenzino le interazioni umane.

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