I capelli grigi son una fase inevitabile dell’invecchiamento che comincia a partire dai 30-40 anni. Il colore dei capelli, della pelle e degli occhi è in gran parte il risultato di pigmenti noti come melanine.
La melanina nei capelli è prodotta da cellule note come melanociti, che iniettano il pigmento nel fusto di ciascun capello man mano che cresce. Queste cellule risiedono alla base dei follicoli piliferi, le strutture all’interno del cuoio capelluto che fanno crescere i capelli. Con l’età i melanociti diminuiscono di numero fino a scomparire, portando i capelli a diventare prima grigi e poi bianchi.
Gli scienziati non sono in gradi di spiegare perché ci sono diversi colori di capelli: la caratteristica potrebbe essere frutto dell’evoluzione per aiutare i primi uomini a distinguersi gli uni dagli altri e ad attrarre i compagni, oppure per regolare la temperatura corporea assorbendo o riflettendo la luce solare.
Per la maggior parte delle persone l’età è la causa principale dei capelli grigi, ma ci sono anche altri fattori che possono accelerare il fenomeno, come alcune malattie oppure il fumo o lo stress. Uno studio del 2013 ha rivelato che i fumatori hanno i capelli grigi in media tre anni prima dei non fumatori. Gli scienziati ritengono che il fumo causi cambiamenti chimici che danneggiano le cellule produttrici di melanina nel corpo.
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I capelli bianchi possono tornare neri? È possibile ma in casi molto rari. Secondo uno studio sulla mancanza di pigmentazione nei capelli, se il colore bianco è solo sulle punte o su un tratto di capello, significa che per un certo periodo i melanociti hanno smesso di funzionare a causa di un forte stress, ma possono poi riprendere la produzione della melanina. Se invece il bianco parte dalla radice, il fenomeno è irreversibile.
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