Perché Google si chiama così? L’origine di questo strano nome

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Perché Google si chiama così? L’origine di questo strano nome

| 31/08/2024
Fonte: Pixabay

Inizialmente doveva chiamarsi “googol”

  • Google è stato originariamente chiamato “Backrub” dai suoi creatori, Larry Page e Sergey Brin
  • Durante una sessione di brainstorming, Sean Anderson suggerì “googolplex”, ma Page scelse una versione abbreviata, “googol”
  • Il termine “googol”, coniato dal matematico Edward Kasner nel 1938, rappresenta il numero 1 seguito da 100 zeri
  • Simboleggia l’ambizione di Google di organizzare e gestire una quantità enormemente vasta di informazioni
  • Quando Sean Anderson cercò di registrare il dominio, digitò erroneamente “google.com” invece di “googol.com”
  • Questo errore portò alla scelta definitiva del nome “Google”

 

Google è un termine che ormai fa parte del nostro lessico quotidiano, essendo diventato sinonimo di “cercare qualcosa su Internet”. Ma cosa rappresenta realmente questo nome e perché è stato scelto dai fondatori per il loro motore di ricerca? La storia di Google inizia alla fine degli anni Novanta con Larry Page e Sergey Brin, due studenti universitari con una visione innovativa per un motore di ricerca. Inizialmente il progetto era conosciuto come Backrub, ma i creatori desideravano un nome più rappresentativo. Durante una sessione di brainstorming, lo studente Sean Anderson suggerì il termine “googolplex”, che rappresenta un numero estremamente grande, ossia 1 seguito da un googol di zeri. Larry Page, preferendo una versione abbreviata, scelse il termine “googol”.

Il termine “googol” è stato coniato dal matematico Edward Kasner nel 1938 e rappresenta il numero 1 seguito da 100 zeri, un valore così grande da essere usato principalmente per illustrare concetti matematici teorici. Questo nome simboleggia l’ambizione di Google di organizzare una quantità enorme di informazioni e renderle accessibili a tutti. La scelta di un nome che rappresenta un numero così elevato riflette l’obiettivo di gestire un volume vastissimo di dati, sebbene non possa essere direttamente comparato ai numeri effettivamente trovati nel mondo reale.

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Tutta colpa di un errore di battitura

Un curioso aneddoto riguarda l’errore di battitura che ha portato al nome finale. Quando Sean Anderson cercò di registrare il dominio per il nuovo motore di ricerca, digitò erroneamente “google.com” anziché “googol.com”. Questo errore si rivelò fortunato, e da quel momento il nome “Google” divenne ufficiale. In seguito si è diffusa una leggenda metropolitana che voleva che Google fosse un acronimo per “Global Organisation of Oriented Group Language of Earth” (Organizzazione Globale del Linguaggio del Gruppo Orientato della Terra). Tuttavia questo è solo un mito, e Google non ha mai avuto questa interpretazione. Il nome rimane un richiamo simbolico alla grandezza e alla complessità delle informazioni che il motore di ricerca si propone di gestire e mettere a disposizione degli utenti. Nel corso degli anni, Google è diventato molto più di un semplice motore di ricerca, evolvendosi in una delle aziende tecnologiche più influenti al mondo.

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