Il soffiare è un comportamento comune nei gatti, che può essere scatenato da diverse cause. Spesso, quando un gatto soffia, è un segnale chiaro di disagio o avvertimento. I gatti utilizzano questo comportamento per comunicare un senso di minaccia, cercando di tenere lontani gli intrusi o per esprimere un malessere momentaneo. È fondamentale comprendere i motivi alla base di questo comportamento per saper gestire correttamente la situazione.
Il gatto soffia aprendo la bocca, mostrando i denti e incurvando la lingua a forma di “U”, emettendo un suono sibilante. La postura del gatto in questi momenti è ben precisa: le orecchie sono tirate indietro, il corpo può essere accucciato o, in alcuni casi, il gatto si solleva sulle zampe con la schiena arcuata per sembrare più grande e intimidatorio. Talvolta il pelo si solleva per rafforzare questa immagine di minaccia.
Ci sono molteplici motivi per cui un gatto può soffiare. Uno dei principali è l’avvertimento: il gatto percepisce una potenziale minaccia, che può essere rappresentata da altri animali o da esseri umani. Soffiare in questo caso serve a comunicare chiaramente di non avvicinarsi o di interrompere una particolare azione, altrimenti potrebbe passare a un’aggressione fisica come morsi o graffi. Altri motivi includono il disagio, magari provocato da carezze non gradite, o l’incontro con nuovi individui o animali.
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Le mamme gatte possono soffiare per proteggere i loro cuccioli, mentre i gatti sotto stress o paura, come quando si trovano dal veterinario o in un ambiente sconosciuto, usano il soffio per esprimere il loro disagio. Anche il dolore può indurre un gatto a soffiare: un micio ferito o malato potrebbe soffiare per avvertire che non vuole essere toccato. Infine un gatto può soffiare per difendere il proprio territorio da intrusi, come altri gatti. Quando un gatto soffia, la cosa migliore da fare è allontanarsi e lasciarlo tranquillo, evitando di avvicinarsi o sgridarlo.
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