Perché ci sono così tanti cattivi manager? Ecco 5 motivi

Alcuni fattori possono incidere negativamente sul comportamento dei dirigenti, anche quelli dotati delle migliori intenzioni

 

Qualsiasi persona avrà incontrato almeno una volta nel proprio lavoro un capo non all’altezza del suo ruolo, o avrà sentito raccontare esperienze da amici o colleghi.

Il sondaggio

Spesso succede che, per colpa dei comportamenti del proprio superiore, il lavoro diventi insopportabile e porti alle dimissioni, oppure causi frustrazione e comportamenti demotivanti. Un sondaggio condotto negli Stati Uniti ha rivelato che il 50% degli americani si licenzia per liberarsi del proprio capo, mentre solo il 30% si sente coinvolto dal proprio lavoro.

Perché nei ruoli manageriali troppo spesso ci sono persone incompetenti, incapaci di rapportarsi in maniera ottimale con i dipendenti? Alla base ci sono diversi fattori che possono incidere negativamente anche sui dirigenti dotati delle migliori intenzioni.

Scarsa selezione

In molti casi le aziende non sanno come selezionare buoni manager. Si concentrano solo sui requisiti ma trascurano di valutare obiettivamente se il candidato abbia le conoscenze, le capacità e l’atteggiamento giusto per svolgere il suo compito in maniera efficace. Spesso si fa troppo affidamento sull’anzianità o sulle prestazioni ma si trascura l’effettiva capacità manageriale di una persona.

Formazione scadente

In molti casi manca la formazione per i manager, che ritengono di avere già tutte le conoscenze giuste e che invece dovrebbero essere periodicamente aggiornati sulle buone tecniche di gestione del personale.

Adesione a pratiche di gestione obsolete

Molto spesso i cattivi dirigenti non capiscono quali comportamenti manageriali funzionano e quali no. I buoni manager sanno coinvolgere i propri dipendenti, aiutandoli ad assumersi delle responsabilità, a prendere iniziative e a crescere professionalmente. In molti casi invece questo non avviene. I capi tengono all’oscuro i lavoratori sulle attività aziendali, mancano di comunicazione e non sono propensi all’ascolto.

Anche utilizzare metodi punitivi è una strategia dannosa. La punizione demotiva i dipendenti, facendoli concentrare sugli errori piuttosto che sui risultati ottenuti, incentivando l’assenteismo e il turnover.

Egocentrismo

Molti manager sono egocentrici e si concentrano solo sul raggiungimento dei propri obiettivi, sugli incentivi economici e sull’avanzamento di carriera. Un buon capo invece presta attenzione anche al benessere e alla crescita professionale del proprio team.

Leggi anche: Le regole di un manager che ogni dipendente vorrebbe avere

Mancanza di controllo superiore

I manager, in particolare nelle grandi aziende, non hanno nessuno a cui rendere conto. I vertici aziendali dovrebbero invece periodicamente controllare e valutare l’operato dei vari dirigenti, guidarli ed indirizzarli quando necessario, incoraggiarli e premiarli in caso di buona gestione, e correggerli in caso di comportamenti sbagliati.

Share