La percezione del tempo influisce sulla guarigione delle ferite fisiche. L’influenza della mente sul corpo è stata dimostrata da uno studio scientifico pubblicato su Scientific Reports e realizzato da un gruppo di psicologi dell’università di Harvard, Peter Aungle ed Ellen Langer.
I ricercatori sostengono che, alla luce dei risultati, bisognerebbe prestare maggiore attenzione ai fattori psicologici quando si tratta di aiutare le persone a riprendersi da infortuni e malattie.
Non si hanno ancora ben chiari i processi in cui la predisposizione mentale influisca sulla salute fisica, ma gli esperimenti di laboratorio suggeriscono che la connessione tra mente e corpo è più stretta di quanto si pensi.
«Abbiamo ipotizzato che le ferite guariscano più velocemente o più lentamente quando il tempo percepito viene manipolato per essere vissuto rispettivamente come più lungo o più breve» scrivono i ricercatori nel loro studio.
I ricercatori hanno effettuato su 33 volontari la coppettazione, una pratica terapeutica di medicina alternativa che prevede la suzione di aree del corpo mediante speciali vasetti. Il procedimento era finalizzato a lasciare dei leggeri lividi sulla pelle che sono stati oggetto di osservazione.
I volontari sono stati trattati in questo modo tre volte: una volta in uno scenario a tempo normale della durata di 28 minuti, una volta in uno scenario durato 28 minuti ma progettato per sembrare 14 minuti (la metà) e una volta in uno scenario durato 28 minuti ma che è stato fatto sembrare 56 minuti (il doppio del tempo).
Trucchi come cambiare la velocità del timer, convincere i partecipanti a guardare video e cambiare la frequenza con cui venivano interrogati sulle loro ferite sono stati tutti usati per aiutare a cambiare la percezione del tempo che passa.
«Sebbene il tempo effettivamente trascorso sia stato di 28 minuti in tutte e tre le condizioni, è stata osservata una guarigione significativamente diversa a seconda della percezione del tempo trascorso».
L’intricata relazione tra mente e corpo affascina da tempo i ricercatori. È uno dei motivi per cui i placebo vengono ancora utilizzati negli esperimenti. A volte il solo pensiero di essere in cura può avere effetti positivi. Ma mentre si ritiene comunemente che le emozioni influiscano sulla salute (lo stress ad esempio può causare infiammazioni), fattori psicologici più astratti come la percezione del tempo devono ancora essere adeguatamente studiati e compresi.
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«I risultati supportano l’ipotesi che l’effetto del tempo sulla guarigione fisica sia direttamente influenzato dall’esperienza psicologica del tempo, indipendentemente dal tempo effettivamente trascorso», concludono Aungle e Langer.
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