La penna a sfera, comunemente conosciuta anche come “Biro“, è una delle invenzioni più rivoluzionarie nel campo della scrittura. La sua storia inizia con László Bíró, un giornalista ungherese che, negli anni ’30, cercava una soluzione pratica per superare i problemi delle penne stilografiche, spesso soggette a macchie d’inchiostro sul foglio e a un flusso discontinuo.
Seppure Bíró sia considerato ufficialmente l’inventore della penna a sfera, la creazione di questo modello di penna è in realtà più antico. Il primo brevetto fu depositato da John Loud nel 1888 per un prodotto che marcava la pelle e nel 1916 da Van Vechten Riesberg. Nessuna di queste invenzioni però fu sfruttata commercialmente poiché le penne erano molto grossolane e non riuscivano a scrivere sulla carta.
László, ripartì da questi progetti per mettere a punto una penna utilizzabile da tutti. Si dice che l’uomo stesse osservando dei bambini che giocavano con le biglie quando notò una pallina che rotolava in una pozzanghera e poi lasciava una scia sul terreno asciutto. Pensò di applicare lo stesso principio alla penna, applicando sulla punta una pallina su cui scorreva l’inchiostro.
Insieme a suo fratello György, un chimico, Bíró sviluppò un inchiostro denso e viscoso che potesse essere applicato uniformemente sulla carta tramite una piccola sfera rotante posizionata alla punta della penna. Questo semplice ma geniale meccanismo consentiva alla sfera di raccogliere l’inchiostro da una cartuccia interna e distribuirlo senza interruzioni, garantendo una scrittura scorrevole e pulita. Nel 1938, Bíró brevettò questa invenzione in Ungheria, segnando l’inizio della sua storia di successo.
A causa dell’instabilità politica e delle persecuzioni in Europa, Bíró emigrò in Argentina nel 1940, dove continuò a sviluppare la sua invenzione. Nel 1943 fondò l’azienda “Biro Meyne Biro” e la penna a sfera fu commercializzata con il nome “Birome”, un marchio che divenne sinonimo di penna in Argentina e rimane ancora oggi parte del linguaggio comune.
La svolta internazionale avvenne quando la penna attirò l’attenzione di imprenditori interessati a esportarla. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Royal Air Force britannica adottò la penna a sfera per i suoi piloti, apprezzandone la capacità di funzionare senza problemi anche ad alta quota, dove le stilografiche tradizionali tendevano a perdere inchiostro.
Nel dopoguerra, la tecnologia sviluppata da Bíró fu portata a un pubblico ancora più vasto. Marcel Bich, un imprenditore italo-francese, acquistò i diritti di produzione per l’Europa. Nel 1950, Bich lanciò una versione economica della penna, chiamandola “BIC”. Grazie alla sua accessibilità e alla qualità affidabile, la penna BIC conquistò rapidamente il mercato mondiale, diventando una delle penne più vendute nella storia.
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La penna a sfera ha trasformato il modo di scrivere, rendendo la scrittura accessibile a milioni di persone in tutto il mondo. Con il suo design semplice, pratico ed economico, la “Biro” ha superato le aspettative del suo inventore, diventando non solo un oggetto di uso quotidiano, ma anche un simbolo di democratizzazione della scrittura.
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