In Cina un pedone che attraversa la strada ignorando il semaforo può essere sottoposto ad una gogna pubblica o essere bagnato con un getto d’acqua.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Cina è il Paese con il maggior numero di decessi causati da incidenti stradali, dove il 60% delle vittime sono pedoni, ciclisti o motociclisti.
La diffusione capillare delle telecamere di sorveglianza nelle città come Pechino, Shanghai, Shenzhen, ha consentito al governo cinese di intensificare il controllo sociale nei luoghi pubblici, con l’identificazione delle persone grazie al riconoscimento facciale. La sorveglianza di massa è applicata anche nel codice della strada con l’intento di diminuire gli incidenti stradali. I pedoni indisciplinati che attraversano gli incroci senza rispettare la segnaletica dei semafori sono destinati alla pubblica gogna. Le immagini delle telecamere vengono proiettate su maxischermi lungo le strade e il riconoscimento facciale consente di risalire ai dati della persona: viene quindi pubblicato anche il cognome, parte del proprio documento d’identità e la zona dove è stata commessa l’infrazione stradale.
La tecnologia si basa su un sistema di IA che effettua il riconoscimento in meno di tre secondi. Oltre a comparire sugli schermi in strada i cittadini vedranno anche arrivare a casa le relative multe. Il sistema è oggetto di forti critiche poiché invade la privacy delle persone e ne limita fortemente la libertà personale.
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Nella città di Daye, inoltre, il governo cittadino ha applicato anche un alto sistema per disincentivare i pedoni ad attraversare la strada nel momento sbagliato. Ad ogni incrocio sono stati installati dei dissuasori intelligenti che se oltrepassati con il semaforo rosso spruzzano getti di acqua fredda. Nel caso in cui il pedone attraversi comunque la strada ignorando l’avviso, si attiva il sistema di riconoscimento facciale.
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