Spesso si accusa i social di peggiorare la salute mentale, soprattutto tra i più giovani. Eppure, forse la situazione non è così drammatica come sembra. L’importante, infatti, sarebbe stabilire dei limiti. A rivelarlo è un recente studio che ha dimostrato che ridurre il tempo trascorso sui social media può portare notevoli benefici alla salute mentale. 230 studenti universitari hanno infatti partecipato a un esperimento di due settimane, durante le quali hanno limitato l’uso dei social media a circa 30 minuti al giorno.
Questa riduzione ha portato a significativi miglioramenti nel loro stato emotivo: sono diminuiti ansia, depressione, solitudine e paura di sentirsi esclusi. Inoltre gli studenti hanno riferito di aver sperimentato un aumento delle emozioni positive, come la sensazione di essere contenti o orgogliosi. Questo fenomeno, chiamato “affettività positiva”, è stato associato al minor tempo trascorso sui social media.
Ovviamente i 30 minuti non sono un diktat rigido a cui attenersi, ma è importante impegnarsi nel ridurre il tempo passato sui social media per ottenere i benefici. Ciò lo si può fare inviandosi un promemoria giornaliero per mantenere la motivazione a migliorare le proprie abitudini digitali. Tornando allo studio, alcuni degli studenti hanno ammesso di aver trovato difficoltà nei primi giorni di “disintossicazione”. Con il tempo, però, sono prevalsi i vantaggi con una maggior produttività, un miglioramento nella qualità del sonno e una maggiore interazione sociale nella vita reale.
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Attenzione però al fatto che si devono evitare controlli esterni, come cancellare le app o affidarsi a programmi per bloccare i social media. Vedersi imporre limiti esterni potrebbe infatti portare a reazioni negative. Meglio invece diventare consapevoli del tempo che trascorriamo sui social media, disconnettendoci il più possibile dai dispositivi tecnologici.
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