Il mondo animale è da sempre uno dei più affascinanti e, allo stesso tempo, estremamente misteriosi. Tendenzialmente attua a stupire l’essere umano, la Natura è in grado di stupirci giorno dopo giorno, inclusi coloro che la abitano. In particolar modo, ci sono esemplari che sono in grado di riprodursi da soli. Questo processo appartenente a determinati animali ha un nome specifico ben preciso ed è quello di partenogenesi.
Con questo termine si definisce una tipologia di riproduzione asessuata che permette ad un essere vivente di derivazione animale di riprodursi autonomamente. Come avviene, però, questo “miracolo” della Natura? Il processo si manifesta nel momento in cui una cellula uovo femminile si sviluppa in un nuovo individuo senza fecondazione.
Ma esattamente, quali sono gli animali che hanno la capacità di riprodursi da soli? Sono vari gli esemplari in grado di attuare questo meccanismo di riproduzione autonoma. Tra questi, annoveriamo molti insetti, anfibi, rettili, pesci ma anche piante. Api, vespe, salamandre, platelmenti ma anche squali e lucertole di vari tipi (quella più famosa è la lucertola del deserto Aspidoscelis uniparens)
In questo tipo di rapporto non vi è alcuna presenza dell’esemplare maschio. In questo modo, il compito principale spetta quindi a quello femminile. Nella partenogenesi, quindi, l’uovo non attende la cellula maschile per iniziare il processo di divisione e formare l’embrione, ma si va ad attivare spontaneamente.
Ciò è solitamente indotto da fattori esterni come ad esempio situazioni e condizioni ambientali che inducono una maggiore spinta della fecondazione.
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Gli animali si riproducono autonomamente ormai da milioni di anni. Molte di queste specie aventi questa capacità, però, sembrano risiedere nella maggior parte dei casi in pesci e lucertole. Al contrario, invece, gli esperti, invece, hanno notato che eventi di questo tipo sono più rari nei mammiferi.
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