“Mi chiamo Sara e sono sposata con Fausto, e siamo genitori di due piccoli gemelli di poco più di quattro anni. Il problema di mio marito è che proprio non vuole accettare i cartoni della nuova generazione, preferendo di gran lunga quelli degli anni Ottanta e Novanta, che hanno segnato un’epoca. Il problema è che io trovo quei cartoni aggressivi, violenti, e poco umani per i miei piccoli, ma proprio lui non mi ascolta e vuole costringermi a fare ciò che vuole lui. Non ne posso più, ma non voglio che i miei piccoli crescano in questo modo violento, in cui l’uomo deve “portare i pantaloni”. Come posso convincerlo?”
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La nostra fan Sara vive una situazione di disaccordo con suo marito Fausto riguardo l’educazione dei loro due gemelli di poco più di quattro anni. Il contrasto tra i due riguarda principalmente la scelta dei cartoni animati da far vedere ai loro figli. Fausto è un convinto sostenitore dei cartoni animati degli anni Ottanta e Novanta, ritenendoli parte di un’epoca che ha segnato la sua infanzia e che, a suo avviso, rappresentano valori importanti.
Sara, al contrario, è preoccupata dal contenuto di questi cartoni che percepisce come aggressivi, violenti e poco adatti per dei bambini piccoli. La nostra fan teme che la visione di questi programmi possa influenzare negativamente i gemelli, esponendoli a modelli comportamentali troppo duri e poco empatici. Ciò che preoccupa maggiormente Sara è l’insistenza di Fausto nel voler imporre la sua scelta senza ascoltare le sue preoccupazioni, alimentando in lei una crescente frustrazione.
Sara evidenzia come questa dinamica rifletta una visione tradizionale dei ruoli, in cui l’uomo impone la propria volontà nella gestione familiare. La nostra fan teme che questo approccio possa avere conseguenze sulla crescita dei suoi figli, trasmettendo loro un messaggio di rigida gerarchia e prevaricazione.
Il desiderio di Sara è quello di trovare un modo per convincere Fausto a rivedere la sua posizione e considerare alternative più adatte e moderne per l’intrattenimento dei gemelli. Tuttavia, si trova in difficoltà nel comunicare con lui su questo argomento e teme di non riuscire a far valere le sue ragioni in modo efficace.
Sara condivide il suo disagio nel tentativo di proteggere i suoi figli da contenuti che considera inappropriati per la loro età, e allo stesso tempo, si sente sopraffatta dall’atteggiamento intransigente di Fausto. La sua testimonianza mette in luce una sfida comune a molte coppie, che si trovano a dover negoziare visioni diverse sull’educazione dei figli e sul ruolo dei modelli culturali trasmessi fin dall’infanzia.
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