I pannolini perduti

“Ciao, eccomi il mio nome è Ilaria e sono mio malgrado sposata con Salvo, un uomo che è sempre stato molto gentile e affettuoso, altruista e benevolo, d’altronde non l’avrei sposato e non mi ci sarei messa insieme, ma da quando abbiamo avuto un bambino è decisamente cambiato. Non ha mai avuto atteggiamenti maschilisti, esagerati o fuori di testa, né tanto meno strani, ma appunto sembra che la paternità la stia affrontando in un modo un po’ troppo stressante. Per carità, io pure sono stressata oltre ogni misura, soprattutto se consideriamo che al bambino ci penso esclusivamente io, senza alcun tipo di aiuto da parte sua e sto iniziando a non poterne più, ma lui si sta comportando davvero, ma davvero male con me. Non fraintendete, con il bambino è fantastico e lo adora e non è violento con me, ma come detto sopra non mi da alcun aiuto e si lamenta pure di ogni cosa. Infatti questa storia inizia quando io ho portato il bambino a fare un giro, perché non si calmava e non smetteva di piangere e lui è tornato a casa e non gli è piaciuta una cosa che ha trovato.”

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Ilaria condivide la sua esperienza di vita coniugale accanto a Salvo, il marito che descrive come un uomo precedentemente gentile, affettuoso, altruista e benevolo, qualità che l’avevano convinta a sposarlo e a intraprendere insieme il percorso della vita di coppia. Tuttavia, Ilaria rileva un cambiamento significativo nel comportamento di Salvo dopo la nascita del loro bambino, un cambiamento che non si manifesta attraverso atteggiamenti maschilisti o comportamenti violenti, ma piuttosto attraverso una gestione dello stress legata alla paternità che Ilaria ritiene eccessiva. Nonostante anche Ilaria si trovi a gestire un elevato livello di stress, soprattutto considerando che si occupa del bambino senza ricevere aiuto da parte di Salvo, è il comportamento di quest’ultimo nei suoi confronti a destare preoccupazione. Salvo, infatti, pur essendo un padre amorevole e assolutamente non violento, non offre sostegno nelle cure quotidiane del bambino e tende a lamentarsi per ogni aspetto della vita domestica.

Il racconto di Ilaria si concentra su un episodio particolare che ha avuto luogo quando, nel tentativo di calmare il pianto incessante del bambino, ha deciso di portarlo a fare un giro. Al ritorno a casa, ha trovato Salvo insoddisfatto per qualcosa che ha riscontrato in sua assenza, episodio che ha probabilmente accentuato le tensioni e messo ulteriormente in luce le difficoltà nella gestione familiare e nella comunicazione tra i coniugi. Ilaria, attraverso il suo racconto, esprime la difficoltà di gestire le sfide della maternità in assenza di un supporto concreto da parte del partner e la ricerca di una soluzione che possa migliorare la situazione, sia per quanto riguarda il benessere della famiglia sia per ritrovare un equilibrio nella coppia che sembra essere stato compromesso dall’arrivo del bambino e dalle successive dinamiche familiari.

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