Un poco la capiamo Ai Hin. Questo è il nome del panda che ha simulato una gravidanza per avere più cibo e coccole. Ospite del Chengdu Giant Panda Breeding Research Center, doveva essere la protagonista delle riprese della nascita in diretta di un cucciolo di panda. Invece la mamma fake ha preso tutti in giro, indispettita dal fatto che le femmine gravide ricevessero più attenzioni di lei.
La panda gigante (e grande attrice) aveva iniziato a mostrare i classici sintomi della gravidanza durante i mesi estivi. Tra questi: appetito e mobilità ridotti. Per questo motivo era stata scelta come protagonista di una sorta di documentario in cui era previsto un parto in diretta. Come ha spiegato uno degli allevatori che si prende cura dei panda del centro: “Dopo aver mostrato i segni prenatali, le future mamme vengono trasferite in stanze singole con aria condizionata e assistenza ventiquattro ore su ventiquattro“. Mica scema Ai Hin! E non è tutto: “Ricevono anche più panini, frutta e bambù“. Vogliamo per caso darle torto per questa innocente recita?
Dopo che Ai Hin si è goduta la bella vita per un paio di mesi, il personale del centro ha cominciato a sospettare che la femmina di panda non fosse incinta, ma stesse in realtà fingendo una gravidanza. Alcuni animali possono credere erroneamente di aspettare un cucciolo, quando in realtà manifestano i sintomi dovuti a degli sbalzi ormonali. Eppure, il personale ritiene che nonostante le gravidanze isteriche siano comuni anche tra panda giganti, il comportamento di Ai Hin sarebbe frutto di una vera e propria recita. Un modo per ricevere più attenzioni che la connota come più intelligente dell’orso medio.
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Non è neanche troppo difficile capire perché i panda giganti ricevano questo trattamento da pascià quando sono in stato interessante. Il panda gigante è una specie a rischio estinzione. Le femmine di panda sono già fertili all’età di quattro o cinque anni ma sono troppo pigre per pensare alla riproduzione. Inoltre, sono attratte dai compagni per soli tre giorni l’anno ogni primavera. Ma mica quei tre giorni l’anno combinano qualcosa, eh. Si accoppiano ogni due o tre anni. Praticamente come sta finendo a noi con questa pandemia. D’altronde il prefisso “pand” poteva essere un ottimo suggerimento su ciò che dovevamo aspettarci.
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