In una società dominata dal senso di competizione e dall’ansia da prestazione, l’ozio è considerato come uno dei mali peggiori. In realtà, a smentire la pericolosità di questa abitudine è uno studio dell’Università di Hiroshima. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che trascorrere del tempo beandosi nel dolce far nulla ha effetti positivi, poiché migliora l’umore, accresce la soglia di attenzione e aumenta la produttività.
Del resto, la ricerca giapponese non è l’unica a tendere verso questa direzione. Srini Pillay, neuropsichiatra all’Università di Harvard, ha spiegato che “la distrazione permette al cervello di rilassarsi, in modo da essere pronto, ricaricato, coordinato e creativo quando ce ne sarà più bisogno“. Per comprendere al meglio questa affermazione, occorre analizzare più nel dettaglio lo sbalorditivo funzionamento del nostro cervello. Gli scienziati hanno individuato una centralina neurologica che funziona solo quando la mente inizia a vagare per i fatti propri. Si tratta del cosiddetto Default Mode Network, o DMN.
Incredibile ma vero, questa rete si attiva esclusivamente quando non siamo concentrati su alcun compito in particolare. Dal suo funzionamento, emergono delle capacità cognitive a dir poco sbalorditive: possiamo ripescare alcuni ricordi della nostra vita che avevamo sepolto in cassetti della memoria remoti, riflettere sui nostri stati mentali e su quelli degli altri, aumentare la nostra capacità di entrare in empatia con chi ci circonda, fornendo una risposta emotiva efficace e soddisfacente.
Senza contare, poi, che oziare stimola anche la creatività: “Spinge l’attività dell’insula anteriore che rinvigorisce la consapevolezza di sé. Tiene a bada il nostro ego che ci osserva “da dentro” controllando le azioni, che ci porta a volte a sentire imbarazzo e disagio“. Pensate a quando avete avuto una grande idea o avete trovato la soluzione a un problema che vi ha afflitto per lungo tempo.
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Spesso quando ci concentriamo troppo su una questione finiamo per rimanere bloccati, senza riuscire a trovare una via d’uscita. Questo, di riflesso, non fa altro che aumentare il senso di frustrazione. Basta distrarsi facendo una semplice passeggiata o una doccia, per far sì che scatti l’accensione della famosa lampadina: rilassandosi, il nostro cervello favorisce la comparsa di un vero e proprio colpo di genio, rivelando la soluzione che avevamo già in tasca, ma non riuscivamo a vedere a causa dell’eccessiva ansia.
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