Fonte: Wikimedia
“Giro Giro Tondo, Casca il mondo, Casca la Terra, Tutti giù per terra!”. Chi non ha mai cantato queste parole da bambino, girando in cerchio con gli amici e cadendo a terra alla fine? Tuttavia, se ci pensiamo bene, la filastrocca ha un tono “apocalittico“: “Casca il mondo, Casca la Terra”, con quel “Tutti giù per terra” che sembra evocare la morte.
È solo una coincidenza? Forse no. Secondo quanto si apprende dall’approfondimento riportato su Notiziario del Web, il testo originale è inglese e la versione più diffusa nel Paese recita così: “Ring-a-ring o’ roses, A pocket full of posies, A-tishoo! A-tishoo! We all fall down”. In italiano: “Un cerchietto rosa, Un sacchetto d’erbe, Etciù etciù, Cadiamo tutti giù”.
Si dice che la filastrocca sia nata durante la Grande Peste del 1665, o in altre epidemie di peste bubbonica in Inghilterra, ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si è diffusa questa interpretazione. Prima di allora, nessuno ne parlava. Vero o falso? Non ci sono prove certe di questa teoria, ma nel 1951 è diventata la spiegazione più accreditata per la rima che era diventata popolare nel Regno Unito.
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Secondo Iona e Peter Opie, i maggiori esperti di filastrocche, una macchia rossa (Un cerchietto rosa) era un segno della malattia e le persone portavano fasci di erbe (Un sacchetto d’erbe) per proteggersi e per coprire l’odore della peste. Starnutire o tossire (Etciù etciù) era un sintomo finale e letale, e la morte (Cadiamo tutti giù) era la conseguenza più comune.
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