L’omino Michelin è una delle mascotte più conosciute al mondo. Nato alla fine del XIX secolo per pubblicizzare l’azienda di pneumatici dei fratelli Michelin, ha un aspetto tondeggiante che ricorda tante gomme di auto impilate l’una sull’altra.
Il personaggio nacque in maniera quasi casuale. Durate una fiera a Lione, i Michelin avevano esposto degli pneumatici impilati gli uni sugli altri e pensarono che, se si fossero aggiunte braccia e gambe, si sarebbe ottenuto un uomo di gomma. Qualche anno dopo, con il contributo di un caricaturista, nacque l’omino Michelin, le cui forme si ispirarono anche ad un personaggio di una pubblicità di birra tedesca.
In base al primo slogan, la mascotte Michelin “ingoiava le asperità della strada” rendendo il viaggio più scorrevole. Per questo fu chiamata “Bibendum”, dalla frase latina “Nunc est Bibendum“, che si traduce come “ora è il momento di bere!”.
Ma perché l’omino Michelin è stato concepito di colore bianco? Nel 1895 fu inventata la prima auto e gli pneumatici erano originariamente realizzati con gomma naturale, che è di colore bianco o crema. Solo successivamente, intorno agli anni ’10 del Novecento, si iniziò a utilizzare il nero di carbone come additivo per le gomme. Questo materiale non solo dava agli pneumatici il caratteristico colore nero, ma migliorava anche la loro resistenza e durata.
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Così nel corso degli anni le gomme sono cambiate nel colore e nella composizione, ma Bibendum, creato nel 1898, è rimasto del colore originario per mantenere la tradizione e la sua riconoscibilità.
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