I medici la chiamano la bambina bionica ma il suo vero nome è Olivia, una bambina che non mangia, non dorme e non prova dolore. La sua patologia è stata diagnosticata dopo un incidente stradale. Olivia Farnsworth, investita da un’auto e trascinata per strada, si è alzata come se nulla fosse successo e si è allontanata senza versare una lacrima. I medici, visitandola, hanno quindi scoperto che la bambina è in possesso di una condizione cromosomica molto particolare.
La condizione di Olivia, la bambina che non mangia, non dorme e non prova dolore, è chiamata delezione del cromosoma 6. La madre, che ha altri cinque figli, ha dichiarato che i campanelli d’allarme delle condizioni di Olivia sono iniziati quando aveva solo pochi mesi. La bambina ha smesso di dormire con regolarità già all’età di nove mesi. Con il passare degli anni si rifiutava anche di mangiare cose che non le piacevano, andando avanti a frullati di cui era ghiotta, perché non avvertiva il senso di fame. Il suo disturbo le permette di rimanere senza sonno e senza assimilare cibo fino a sei giorni. Anche durante queste privazioni, Olivia non avverte la stanchezza.
Per spiegare in breve il problema di Olivia Farnsworth possiamo dire che la bambina è priva di un cromosoma che rappresenta il 5,5% o il 6% del DNA. Questo contiene oltre 100 geni correlati alla risposta immunitaria e altre reazioni fisiologiche del corpo. Nonostante esistano diverse aberrazioni del cromosoma 6, Olivia, la bambina che non mangia, non dorme e non prova dolore, è un caso unico. Altre persone con questa condizione presentano solo una di queste mancanze di bisogni.
La vita di Olivia adesso è molto regolare. La bambina va a scuola e pratica sport e grazie a dei farmaci riesce ad avere sonno e a mangiare come noi. Ovviamente il non provare dolore non significa che all’impatto non subisca lesioni fisiche (nonostante sia uscita praticamente illesa dall’incidente riportato sopra). La sua famiglia sta semplicemente molto attenta che la bambina priva di senso del pericolo non lo sperimenti senza volere. E soprattutto cerca di regalarle una vita il più normale possibile.
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