Alcune cose di tutti i giorni, come i vestiti, gli accessori e così via, sono pesantemente condizionate dal genere. Ed è proprio così: alcune sono per i ragazzi e altre per le ragazze. Giusto? Non esattamente. A volte un prodotto destinato alle donne finisce per essere abbracciato dagli uomini più virili e viceversa. Non è nemmeno una cosa rara. Molte cose che oggi associamo agli uomini o alle donne erano infatti originariamente destinate al genere opposto. In primis le calze e i leggings. Oggi sono indumenti prettamente femminili, tranne in alcuni casi termici o sportivi. Un tempo, però, erano una scelta maschile di abbigliamento per le gambe. Infatti, gli uomini ricchi e alla moda indossavano le calze fin dal IX secolo. Le donne le hanno adottate solo circa 800 anni dopo, nel XVIII secolo. C’è stato un periodo di sovrapposizione in cui gli uomini non volevano che si pensasse che indossavano calze da donna. Fu allora che venne inventato il termine “collant” per differenziare le calze da donna dalle “manichette” da uomo.
Sempre rimanendo in tema di abbigliamento, abbiamo i perizomi che in origine erano biancheria intima maschile. Certo, il perizoma originale – indossato in luoghi come l’Egitto, la Grecia e il Giappone – non era così delicato come il suo equivalente moderno. Tuttavia, lasciava comunque scoperto il lato B di chi lo indossava. Il tanga femminile, invece, è nato nel 1939, almeno secondo la leggenda. Durante la Fiera Mondiale di New York, il sindaco della città ordinò alle ballerine senza veli di coprire le loro vergogne. Così, indossarono il perizoma per poter ancora scuotere il deretano per il pubblico.
Sapete poi che i crop top negli anni ‘80 e nei primi anni ‘90, erano l’apice della mascolinità? Sono infatti nati negli spogliatoi dei migliori giocatori di football americano. Tuttavia, a metà degli anni ‘90, la maggior parte degli uomini ha deciso di non voler sfoggiare la pancia e le donne hanno preso il sopravvento sui crop top. E ancora i tacchi alti che un tempo erano indossati dai corpulenti soldati persiani. Permettevano ai guerrieri di cavalleria di bloccare i piedi alle staffe, rendendo più facile rimanere in sella durante i combattimenti. Qualche centinaio di anni dopo, i gentiluomini francesi del XVII secolo adottarono i tacchi alti come una delle cose più alla moda da indossare. Le donne iniziarono a portare i tacchi alti solo quando gli orli delle loro gonne iniziarono lentamente ad accorciarsi. I tacchi facevano sembrare i piedi più piccoli e i polpacci più tonici. Nel XVIII secolo gli uomini abbandonarono del tutto i tacchi.
Sarebbe ingiusto dire che le donne di un tempo non si truccavano: lo facevano eccome. Ma rossetto, cipria e eyeliner non erano così fortemente associati alle donne come lo sono oggi. Gli antichi faraoni egizi indossavano eyeliner e rossetti spessi, sia per mostrare la loro ricchezza sia per assomigliare agli dei Horus e Ra. Gli antichi romani usavano pigmenti rossi per arrossare le guance e dipingersi le unghie, mentre molti gentiluomini dell’Inghilterra e della Francia del XVII e XVIII secolo si uccidevano inavvertitamente con una polvere per il viso a base di piombo, di un pallore spettrale. Gli uomini smisero di truccarsi il viso solo nel XIX secolo, quando la Regina Vittoria e la Chiesa d’Inghilterra iniziarono a disapprovare questa pratica.
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Infine concludiamo con una muscle car mascolina per eccellenza: la Ford Mustang. Quale giovane uomo non vorrebbe mettersi in mostra guidandola? Tuttavia quando la Mustang fu introdotta per la prima volta a metà degli anni ‘60, Ford la commercializzò per le donne. Con un ampio bagagliaio in grado di contenere la spesa, Ford definì l’auto la “dolce metà del supermercato”. La casa produttrice scelse persino con cura il colore rosso delle Mustang originali per abbinarlo alle tonalità di rossetto popolari all’epoca. Non per nulla, ancora oggi, la Mustang è una delle auto sportive più amate dalle donne.
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