È fuor di dubbio che la vita moderna ci offra tantissimi comfort che i nostri nonni potevano solo sognare. Eppure, secondo uno studio condotto da CNBC e Generation Lab, le nuove generazioni si trovano a dover fronteggiare ostacoli maggiori per raggiungere traguardi importanti, soprattutto in ambito lavorativo. Gli esperti hanno effettuato una ricerca coinvolgendo 1.039 partecipanti, con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Ai volontari sono state sottoposte una serie di domande che hanno messo in luce che per il 55% del campione è molto più difficile acquistare una casa rispetto al passato. La stessa percentuale, inoltre, ha evidenziato la difficoltà di ottenere una promozione a lavoro, mentre il 44% degli intervistati ha svelato di avere problemi a trovare un impiego. Proprio per questo, oggi sembra crollato il mito del posto fisso: il 40% dei partecipanti ha dichiarato di essere alla ricerca di opportunità lavorative non tradizionali, per far fronte al precariato e ottenere una maggior flessibilità che consenta loro di bilanciare la vita professionale e quella privata.
Cyrus Beschloss, fondatore dell’organizzazione Generation Lab ha commentato così i risultati dello studio: “Questa è un’istantanea di come i giovani percepiscono la propria vita rispetto a quella dei loro genitori. le opportunità non tradizionali non rappresentano necessariamente una prospettiva negativa. Potrebbero non fornire stabilità, ma possono offrire prospettive positive nonostante il pessimismo sulla nazione e sul mondo“.
Del resto, a mettere in luce come il mondo dell’impiego e la motivazione dei lavoratori sia cambiata è stata anche un’indagine condotta da Adecco in partnership Teleperformance, che ha svelato quali sono le priorità lavorative delle nuove generazioni. Il 61% degli intervistati ha dato preminenza allo stipendio.
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A parimerito, poi, con il 32% delle preferenze, seguono il bilanciamento tra vita lavorativa-privata e il desiderio di trovare un impiego in linea con il proprio ambito di studi e i propri interessi. Considerate le risposte fornite dalle nuove generazioni, però, la situazione non appare così tragica come si potrebbe pensare. Infatti, il 74% dei giovanissimi che lavorano si dichiara soddisfatto del proprio impiego e il 40% dichiara di aver trovato il suo lavoro della vita.
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