Arriva una nuova professione: la mamma in affitto

Direttamente dagli USA, arriva il rent a mom service

 

Direttamente dagli States, è arrivata una nuova, originale professione che sta riscuotendo grande popolarità e apprezzamento. Quale? Quella della mamma in affitto. A trasformare un’idea bislacca in un vero e proprio servizio a disposizione degli studenti fuori sede è stata Tammy Kumin, settantenne newyorkese in pensione. La sua innovativa attività, chiamata Concierge Service for Students, fornisce delle premurose genitrici che, dietro l’esborso di laute somme di denaro, sono pronte a prendersi cura di qualsiasi aspetto della vita della loro prole pagante.

Tra le mansioni più apprezzate delle mamme in affitto ci sono il bucato e le pulizie, oltre che la preparazione di gustose prelibatezze culinarie. Non solo: a disposizione dei finti figli, infatti, ci sono innnumerevoli servizi, tra cui sbrigare incombenze quotidiane come l’iscrizione in palestra o il pagamento di una multa, e persino fornire il supporto emotivo che solo il cuore di mammà è in grado di elargire.

Quanto costa affittare una mamma?

Naturalmente, i prodi servigi delle mamme in affitto sono svariati e altamente personalizzati sulla base delle esigenze dei “figli”. Basti pensare che la fondatrice di Concierge Service for Students ha raccontato di aver persino preso un aereo per pagare la cauzione a uno dei membri della sua progenie, finito in carcere a Miami.

Insomma, le responsabilità di questa peculiare figura non sono affatto poche. Per questo, il pagamento del servizio è commisurato alla difficoltà del ruolo. Vi state chiedendo quanto guadagnino le mamme in affitto? Ben 100.000 euro all’anno per ogni “figlio” che decide di avvalersi del loro supporto.

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Naturalmente, la nuova, bizzarra professione non ha mancato di suscitare polemiche. C’è chi, infatti, ha sottolineato che questo servizio offra un assistente personale disponibile 24 h su 24, più che una mamma. Senza contare che, raggiunta una certa età, c’è chi sostiene che i figli dovrebbero essere in grado di gestire autonomamente la propria vita, o almeno imparare a farlo attraverso l’esperienza e la pratica. E voi, che ne pensate?

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