I personaggi moralmente ambigui di Harry Potter che ci fanno mettere in discussione le nostre scelte di vita
- Piton ti salva la vita… ma te la rende un inferno nel frattempo
- Silente ha una laurea in manipolazione strategica
- Draco è la prova che anche i “cattivi” possono avere un’anima
- Hermione è l’amica geniale che a volte passa il limite
- I personaggi ambigui sono i più reali, perché ci somigliano
Nel meraviglioso mondo di Harry Potter, dove le civette consegnano lettere e i quindicenni salvano il mondo mentre noi a quell’età faticavamo a fare la verifica di matematica, c’è un dettaglio che sfugge a molti: i personaggi non sono poi così buoni. O meglio, non sempre. Anzi, alcuni sembrano più indecisi di un Corvonero davanti a due libri. Parliamo dei personaggi moralmente ambigui di Harry Potter: quelli che non sono né carne né pesce, ma decisamente interessanti da analizzare (e giudicare, ovviamente, con un tè in mano e sopracciglio alzato).
Harry Potter e quei personaggi che mettono in crisi la nostra bussola etica
Perché sì, va bene Voldemort è cattivo, Harry è buono, Hermione è un genio e Ron è… beh, Ron è Ron. Ma tra questi poli opposti si muove una folta schiera di personaggi che non sapremmo se abbracciare o lanciare in pasto a un Dissennatore.
Severus Piton: il cavaliere oscuro che ci ha fatto piangere… ma anche un po’ arrabbiare
“Sempre.” Basta una parola e ci sciogliamo. Ma se torniamo un attimo con i piedi per terra, Piton è anche lo stesso che si divertiva a umiliare ragazzini davanti a tutta la classe. Certo, ha rischiato la vita per proteggere il figlio della donna che amava, ma l’ha fatto con la simpatia di un ragno in pigiama. E no, l’amore ossessivo non è sempre romantico, a volte è solo inquietante.
Albus Silente: il nonno saggio… che però ti manda a morire
Ah, Silente. Con la sua barba fluttuante e la passione per i dolcetti, sembrava il nonno perfetto. Poi scopri che ha tenuto segreti importanti, manipolato tutti come se stesse giocando a Risiko, e programmato la morte di Harry come se fosse una tappa necessaria. Ma tranquilli, era “per il bene superiore”. Sì, come no.
Draco Malfoy: più che cattivo, un adolescente con problemi
All’inizio è lo stereotipo del bulletto ricco con papà influente. Ma col passare dei libri, capiamo che Draco non è cattivo: è solo un adolescente sotto pressione, costretto a recitare una parte che non gli calza. Quando arriva il momento di fare cose davvero malvagie, trema come un primo anno davanti a McGranitt. Un personaggio profondamente umano, insomma. E anche un po’ sfigato.
Sirius Black: il padrino che tutti vorrebbero… finché non lo conoscono davvero
Sirius ha carisma, fascino e un passato tragico. Eppure, spesso dimentichiamo che è anche impulsivo, vendicativo e un po’ irresponsabile. Ama Harry, ma più come il sostituto di James che come un ragazzo con una sua personalità. La maturità? L’ha lasciata ad Azkaban, evidentemente.
Hermione Granger: quando l’intelligenza diventa un’arma (legale o meno)
Chi l’avrebbe detto che la studentessa modello sarebbe stata una delle più disinvolte nell’infrangere le regole? Tra incantesimi di memoria ai genitori (ciao mamma, ciao papà), torture magiche e gruppi di ribelli clandestini, Hermione è la dimostrazione vivente che la legge, a volte, va semplicemente ignorata con metodo.
Dobby: l’elfo che salva Harry Potter… cercando di ucciderlo
Sì, lo adoriamo. Ma dobbiamo ammetterlo: Dobby, nel tentativo di salvare Harry, ha rischiato di farlo fuori più volte. Pasticcione, devoto e leggermente squilibrato, è l’incarnazione di “è il pensiero che conta”. Ma forse, ecco, serviva anche un po’ di buon senso in più.
Remus Lupin: il professore gentile con un grande conflitto morale
Remus è il più equilibrato dei Malandrini, ma anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio. Ha accettato per anni l’amicizia tossica con Sirius e James, poi ha abbandonato moglie e figlio perché… boh, troppo stress? Un personaggio profondo, ma non privo di colpe.
Percy Weasley: l’ambizione che prende il sopravvento sul sangue del proprio sangue
Lo sappiamo: lavorare al Ministero è stressante. Ma schierarsi contro la propria famiglia solo per fare carriera? Ecco, Percy ci è andato giù pesante. Certo, si pente, torna, piange… ma il danno era già fatto. E Molly non dimentica.
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Ron Weasley: il cuore c’è, ma la gelosia pure
Ron è il più umano del trio. E proprio per questo, fa errori grossi come un Ippogrifo. Scappa nel momento sbagliato, si arrabbia facilmente e spesso si sente l’eterno secondo. Ma in fondo, chi di noi non si è mai sentito un po’ Ron?
L’importanza dei personaggi in Harry Potter: tra magia e realtà
I personaggi moralmente ambigui di Harry Potter sono la vera magia della saga. Non puoi incasellarli, né condannarli del tutto. Ti fanno riflettere, arrabbiare, e a volte, empatizzare. Perché sì, anche in un mondo di incantesimi e Fenici, siamo tutti un po’ grigi.

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