Non riesci a perdere peso? Forse non è colpa tua

La genetica influisce sul dimagrimento: scoperto il ruolo dei “geni della magrezza”

 

Recenti studi hanno evidenziato come la genetica giochi un ruolo chiave non solo nella predisposizione a determinate malattie e nell’invecchiamento, ma anche nel processo di dimagrimento. Un gruppo di ricerca dell’Università di Essex, nel Regno Unito, ha pubblicato sulla rivista Research Quarterly for Exercise and Sport uno studio che analizza l’influenza dei geni sulla perdita di peso. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo diete ed esercizio fisico.

La ricerca sui geni della magrezza: risultati sorprendenti in otto settimane

Lo studio ha coinvolto 38 partecipanti, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Ai soggetti è stato chiesto di svolgere un’attività fisica moderata – una corsa di 30 minuti, tre volte a settimana – senza modificare la loro dieta abituale o il loro stile di vita. I risultati sono stati sorprendenti: chi possedeva i cosiddetti “geni della magrezza” è riuscito a perdere fino a 5 kg nell’arco di otto settimane, rispetto ai soli 2 kg di chi non presentava tali varianti genetiche.

Tra i geni coinvolti, uno in particolare, il PARGC1A, ha giocato un ruolo determinante, contribuendo al 62% della perdita di peso dei soggetti più fortunati. Questo gene codifica per la proteina PGC-1α, responsabile della biogenesi dei mitocondri, elementi cellulari fondamentali per il metabolismo energetico.

L’importanza dello stile di vita e l’illusione della genetica come unica soluzione

Nonostante i risultati incoraggianti, il capo della ricerca, Henry Chung, mette in guardia: «La genetica da sola non basta per perdere peso. Serve anche una base di attività fisica e uno stile di vita sano. Tutto è connesso». Chung sottolinea come l’interpretazione del profilo genetico potrebbe, in futuro, aiutare a personalizzare le strategie di dimagrimento, ottimizzando i risultati e migliorando la salute generale delle persone.

L’idea che esistano individui naturalmente più predisposti a perdere peso potrebbe aprire nuove vie nello sviluppo di approcci dietetici e programmi di allenamento personalizzati. Tuttavia, gli esperti insistono sul fatto che una genetica favorevole non può sostituire una regolare attività fisica e un’alimentazione equilibrata.

La scoperta dei “geni della magrezza” offre una nuova prospettiva sulle sfide legate al dimagrimento e al mantenimento di un peso salutare. Questo studio rappresenta un punto di partenza importante per ulteriori ricerche che potrebbero portare a metodi più mirati per affrontare problemi di peso e obesità.

Share