“Ciao, mi chiamo Alice, ho 31 anni e sono al sesto mese di gravidanza del mio primo figlio. Sono tanto emozionata e ancora non ci credo che presto diventerò mamma. Il problema in tutto questo nido d’amore sono le persone invadenti che non fanno altro che toccarmi la pancia in modo invadente facendomi sentire a disagio. Ma io dico, sono solo io che provo fastidio e ribrezzo per questa cosa? La pancia è mia, è sempre stata mia, ma perché adesso che porto in grembo un bambino debba essere di pubblico dominio?? Ma la cosa peggiore in tutto questo è mio marito, che non fa altro che difendere sua madre, affermando cose fuori dal mondo! Che dovrei fare? Non posso tagliare le mani a chiunque si avvicini, mi serve dunque una soluzione democratica e sensata!!”
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La nostra fan, Alice, ha 31 anni ed è al sesto mese di gravidanza del suo primo figlio. È molto emozionata e ancora non riesce a credere che presto diventerà mamma. Tuttavia, c’è un problema che sta oscurando questa felicità: le persone invadenti che le toccano la pancia senza il suo consenso, facendola sentire a disagio. Alice si chiede se sia l’unica a provare fastidio e ribrezzo per questo comportamento. Trova inaccettabile che, solo perché porta in grembo un bambino, la sua pancia debba diventare un oggetto di pubblico dominio.
La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che suo marito difende sua madre, che è tra le persone che si comportano in modo invadente. Alice è in cerca di una soluzione democratica e sensata per affrontare questa situazione, poiché non può realisticamente impedire fisicamente a chiunque di avvicinarsi. Chiede consigli su come poter gestire questa situazione in modo efficace e rispettoso per il suo spazio personale e il suo benessere emotivo.
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