Esperta: “Non dovresti mai costringere i figli a condividere le proprie cose”

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Esperta: “Non dovresti mai costringere i figli a condividere le proprie cose”

| 23/07/2024
Fonte: Pexels

Mai costringere i figli a condividere le proprie cose con gli amichetti: può essere dannoso

  • Secondo gli esperti obbligare i figli a condividere i propri giocattoli con gli altri bambini è dannoso
  • La condivisione forzata può infatti insegnare loro lezioni sbagliate
  • Inoltre i bimbi piccoli non riconoscono le altre persone come individui con esigenze diverse dalle loro
  • È però sempre bene incoraggiarli a condividere
  • A volte, inoltre, è meglio evitare di mettersi in mezzo e lasciare che risolvano la questione tra di loro

 

Solitamente ci viene insegnato da piccoli a condividere i propri giocattoli con gli altri bambini, anche se spesso molti sono restii a farlo. Un’esperta di temi legati alla genitorialità ha invece sostenuto che non bisogna mai costringere i figli a condividere le proprie cose e che obbligarli a farlo fa più male che bene. Secondo la dottoressa Laura Markham di Ahaparenting.com, infatti, la condivisione forzata può insegnare lezioni sbagliate, come ad esempio che piangere ad alta voce aiuta il bambino a ottenere ciò che vuole. Inoltre potrebbe fargli apprendere che i genitori sono responsabili di chi riceve cosa e quando lo riceve e che i bambini dovrebbero sempre interrompere ciò che stanno facendo per dare qualcosa a un altro bambino solo perché questi lo chiede.

A dare man forte alla sua teoria c’è Avital, coach dei genitori, che ha spiegato come lo sviluppo cerebrale dei bambini al di sotto dei cinque anni non sia ancora entrato in sintonia con l’idea di condivisione. I piccoli infatti non riconoscono un’altra persona come un individuo distinto da loro e non capiscono che i desideri e le esigenze di un’altra persona potrebbero essere diversi dai loro. Anche se costringere il bambino a condividere può insegnargli lezioni negative, è sempre una buona pratica incoraggiarlo a farlo e i dottori Markham e Avital hanno rivelato quali tecniche si possono provare per insegnare ai bambini a condividere senza forzarli o provocare capricci.

I consigli degli esperti

Avital ha affermato: “Un modo per aiutare i bambini a chiedere di condividere i loro giocattoli è chiedere loro, prima di mettersi a giocare, quali giocattoli non vorranno condividere oggi. Insieme potete riporre quei giocattoli fuori dalla vista, in modo che abbiano un controllo preventivo”. A volte, poi, la cosa migliore da fare è semplicemente non fare nulla e lasciare che i bambini risolvano la questione tra di loro. “Quando gli adulti si lasciano coinvolgere troppo, confondono le acque con le loro valutazioni e i loro giudizi, vedendo vittime e aggressori quando in gioco ci sono solo bambini”.

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Un altro consiglio di Avital è di modellare il comportamento che ci si aspetta dai propri figli. Ciò significa sforzarsi di condividere con i propri figli e di fare attivamente le cose che si chiede di fare ai propri figli, intorno a loro. La dottoressa Markham ha anche offerto suggerimenti su come chiedere al bambino di condividere senza forzarlo. A suo dire i bambini devono avere gli strumenti per gestire queste situazioni e che è compito dei genitori fornire questi strumenti. Ciò significa che i genitori devono essere un modello di pazienza e fornire il linguaggio appropriato ai loro figli per chiedere agli altri di condividere. Bisogna poi incoraggiare l’autoregolazione lasciando che i bambini giochino liberamente, si sentano appagati dalla loro esperienza e poi consegnino il giocattolo quando hanno finito. Permettendo ai bambini di decidere, si insegna loro la pazienza e a gestire situazioni emotivamente complesse.

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