Basta commessi e camerieri: a New York arrivano gli impiegati virtuali

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Basta commessi e camerieri: a New York arrivano gli impiegati virtuali

| 14/06/2024
Fonte: Pexels

Il personale sarà collegato tramite Zoom

  • A New York City alcuni ristoranti stanno usando personale virtuale dalle Filippine tramite Zoom per accogliere clienti e coordinare le consegne
  • L’iniziativa, creata da Chi Zhang di Happy Cashier, punta a ridurre i costi operativi con salari di soli 3 dollari l’ora
  • Gli assistenti virtuali migliorano l’efficienza operativa ma sollevano preoccupazioni riguardo agli impatti sul mercato del lavoro e sulle condizioni dei lavoratori
  • La reazione dei clienti è mista, con alcuni che apprezzano la tecnologia e altri che preferiscono interagire con personale fisico
  • Happy Cashier intende espandere il servizio a oltre 100 ristoranti entro la fine dell’anno, con potenziali trasformazioni nel settore della ristorazione

 

La rivoluzione nel settore della ristorazione a New York City sta prendendo piede con l’introduzione di personale virtuale che accoglie i clienti tramite Zoom, direttamente dalle Filippine. Questo innovativo modello di business, inizialmente sperimentato in alcuni ristoranti del Queens, Manhattan e Jersey City, è stato ideato da Chi Zhang, fondatore di Happy Cashier, un’azienda specializzata in assistenti virtuali. L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di fornire un servizio clienti efficace riducendo al contempo i costi operativi. Con salari di soli 3 dollari l’ora, circa un quinto del salario minimo di New York, gli assistenti virtuali rappresentano una soluzione economica per i ristoratori alle prese con affitti in aumento e inflazione crescente.

Questi assistenti virtuali, visibili su monitor attraverso Zoom, hanno il compito di accogliere i clienti, spiegare il menu e coordinare le consegne. La loro introduzione ha contribuito a ottimizzare l’efficienza operativa dei ristoranti, ma ha anche sollevato preoccupazioni riguardo agli impatti sul mercato del lavoro e sulle condizioni dei dipendenti. Da una parte, i proprietari di piccole imprese vedono in questa tecnologia un’opportunità per ridurre i costi e massimizzare gli spazi di vendita. Dall’altra alcuni osservatori temono che questa pratica possa esercitare una pressione al ribasso sui salari e creare una nuova classe di lavoratori sottopagati.

Si vuole posizionare assistenti virtuali in oltre 100 ristoranti entro la fine dell’anno

La reazione dei clienti è stata mista. Mentre alcuni apprezzano l’innovazione tecnologica e la comodità offerta dai membri del personale virtuale, altri preferiscono interagire con personale in carne e ossa. Questa dualità di opinioni riflette le sfide e le opportunità legate all’adozione di tecnologie avanzate nel settore della ristorazione. Nonostante le controversie, Happy Cashier sta già pianificando un’espansione significativa del proprio servizio, con l’obiettivo di posizionare assistenti virtuali in oltre 100 ristoranti entro la fine dell’anno.

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Questa espansione rappresenta un passo significativo verso la trasformazione del settore della ristorazione, con potenziali ripercussioni a livello globale. Se la tendenza dovesse consolidarsi, potrebbe ridefinire il modo in cui i ristoranti gestiscono il personale e offrono servizi ai clienti, portando a un equilibrio tra efficienza operativa e qualità del servizio. Tuttavia sarà cruciale monitorare gli sviluppi per garantire che i benefici economici non vengano ottenuti a scapito delle condizioni lavorative dei dipendenti.

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