Nervosismo o ansia? Ecco come capire la differenza

Ansia o nervosismo? Perché è importante distinguerli

 

Pur trattandosi di due stati d’animo ugualmente spiacevoli, ansia e nervosismo sono due fenomeni diversi. Comprendere come e perché si distinguono, per capire fare maggior chiarezza sulle nostre emozioni e sui nostri disagi, è essenziale per iniziare a stare meglio: ecco qual è la differenza tra i due. Uno degli aspetti che ci consente di distinguere chiaramente tra nervosismo e ansia sono le cause scatenanti di questi due malesseri.

Nel primo caso, è abbastanza facile comprendere le ragioni della propria irritabilità. Si tratta, infatti, di situazioni esterne come problemi sul lavoro o litigi col partner. Una volta appianato il problema, lo stato di nervosismo tende a placarsi. L’ansia, invece, è una condizione di malessere diffuso, spesso slegata a una singola situazione. Infatti, essa tende a permanere indipendentemente da ciò che ci accade. A innescarla, del resto, sono fattori interni alla persona, che prova una sensazione di angoscia e inquietudine anche se – in apparenza – non sembra esserci alcun presupposto oggettivo che giustifichi questo disagio.

L’importanza di chiedere aiuto

In termini di sintomatologia, nervosismo e ansia sono decisamente simili tra loro. In entrambi i casi, si sperimentano disturbi come tensione muscolare, affaticamento, insonnia e difficoltà di concentrazione. La differenza tra questi due malesseri riguarda la loro durata. Proprio perché l’ansia non dipende da fattori esterni, essa perdura più a lungo. Attenzione, però, a non sottovalutare ripetuti e frequenti stati di nervosismo. Infatti, a causa di situazioni stressanti protratte nel tempo, questo malessere può tendere a cronicizzarsi nel caso in cui non adottiamo adeguate strategie di gestione del disagio.

Infine, un’ultima differenza tra nervosismo e ansia riguarda la percezione del tempo da parte di chi prova l’uno o l’altro stato d’animo. Nel primo caso, le persone rimangono intrappolate nella situazione stressante del presente. La loro difficoltà, dunque, riguarda la possibilità di concepire il superamento del problema vissuto, perché troppo assorbite emotivamente da ciò che sta accadendo loro.

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Le persone ansione, invece, vivono nel futuro, perché tendono ad anticipare costantemente eventi terribili che ancora non sono accaduti, ma che potrebbero capitare loro da un momento all’altro. Svincolarsi autonomamente da determinati schemi e paure non è un’impresa facile. Per questo, potremo considerare la possibilità di chiedere aiuto a un professionista per focalizzarci in maniera più consapevole e obiettiva sui nostri vissuti.

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