I resti di una nave romana trovati in una miniera di carbone

Il ritrovamento è avvenuto a Drmno, in Serbia, durante le operazioni di estrazione del carbone dal terreno

 

Scoperti i resti di una grande barca di epoca romana situata in una miniera di carbone in Serbia, a Drmno, a 30 km da Belgrado. Il relitto risale al III o IV secolo d.C. e sarebbe stato utilizzato dai romani per rifornire una città vicina e un quartier generale militare alla frontiera dell’Impero.

Il ritrovamento

La nave trasportava merci lungo piccoli fiumi tra il Danubio e la città romana di Viminacium. Il relitto è stato trovato in uno strato di limo a circa 8 metri sotto la superficie. Il carbone della miniera viene estratto tagliando via il terriccio con uno scavatore meccanico e il reperto è stato trovato durate le operazioni di taglio.

Essendo rimasto in un ambiente umido, il legno della nave era ben conservato, ma una volta giunto in superficie a contatto con il sole rischiava di deteriorarsi. Gli archeologi hanno quindi inzuppato i resti con acqua per mantenerne lo stato di conservazione. La nave era originariamente lunga 20 metri e larga circa 12. Era a fondo piatto, come una chiatta.

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Non è il primo ritrovamento del genere nella zona. I resti di barche simili sono stati trovati nel 2020 indicando che la regione era un’area navigabile del vicino Danubio interessata da numerosi traffici commerciali.

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