La musica di Mozart può ridurre la percezione del dolore nei neonati sottoposti ad alcuni esami medici. Lo studio, primo nel suo genere, è stato effettuato dalla Thomas Jefferson University di Filadelfia e condotto su 100 bambini in un ospedale del Bronx, a New York.
Ogni bambino è nato a termine e aveva due giorni quando è stato effettuato l’esperimento. Ad ognuno è stato fatto un prelievo del sangue da un medico attraverso una procedura standard di puntura del tallone. Poco più della metà dei bambini ha ascoltato una ninna nanna con la musica di Mozart. L’altra metà aspettava in silenzio. In genere, quando i neonati stanno per essere sottoposti a un intervento lievemente doloroso, viene loro somministrata oralmente una piccola dose di zucchero per tranquillizzarli. Due minuti prima della puntura del tallone, a tutti i bambini è stato somministrato saccarosio per alleviare leggermente il dolore.
Durante la puntura i bambini hanno ascoltato la ninna nanna che è proseguita anche nei cinque minuti successivi. Nel frattempo ai genitori non era permesso coccolarli fisicamente. Un ricercatore studiava la reazione al dolore dei neonati, valutando le espressioni facciali, il pianto, la respirazione, il movimento degli arti e la vigilanza. Il ricercatore indossava delle cuffie che annullavano i rumori e non permettevano di sentire se la musica fosse riprodotta o meno.
Alla fine i neonati esposti alla ninna nanna di Mozart hanno mostrato «una riduzione statisticamente e clinicamente significativa dei punteggi sulla scala del dolore neonatale infantile (NIPS), e questo era vero prima, durante e dopo la puntura del tallone».
Gli autori concludono che «l’uso della musica è un mezzo semplice, riproducibile ed economico per alleviare il dolore derivante da interventi minori in neonati sani e a termine». Gli studi sui neonati vanno ulteriormente approfonditi soprattutto perché gli antidolorifici spesso non possono essere somministrati.
I risultati suggeriscono che alcuni tipi di musica rilassante possono avere un potente effetto calmante anche sui cervelli umani più giovani. La musica potrebbe distrarre i bambini dal loro dolore, ma studi precedenti condotti sugli adulti hanno dimostrato che la musica vivace e allegra allevia il dolore più della musica cupa e triste. La distrazione quindi non riesce a spiegare completamente i risultati. È possibile che ci sia qualcosa nel tempo, nell’armonia o nella melodia di una canzone che offre al cervello una sorta di sollievo dal dolore, anche se in precedenza ha ascoltato pochissima musica.
Leggi anche: Cinque problemi che si possono curare con la musica
Lo studio attuale non ha confrontato diversi tipi di musica e i loro effetti antidolorifici, fattori che potrebbero essere esplorati in ricerche future. Gli scienziati che hanno lavorato all’attuale studio affermano che ora sono interessati a sapere se le voci dei genitori possano essere altrettanto calmanti per i neonati quanto le composizioni di Mozart.
Share