L’enorme “moschea” di Dresda che in realtà moschea non è

L’idea per aggirare le leggi locali

 

La città tedesca di Dresda è famosa per l’architettura barocca che corre lungo le rive del fiume Elba, ma c’è un’eccezione che spicca come un dito dolente: l’iconico edificio Yenidze, noto anche come “moschea del tabacco”. Caratterizzata da chiari elementi architettonici orientali delle moschee e del famoso Palazzo dell’Alhambra di Granada, la Yenidze troneggia da oltre un secolo nel quartiere Friedrichstadt di Dresda. Con i suoi 62 metri di altezza, le 600 finestre di vari stili e l’imponente cupola di vetro, è una delle “moschee” più grandi del mondo. Tuttavia, nonostante l’aspetto, la Yenidze non è e non è mai stata una moschea.

Per la maggior parte della sua esistenza, la Yenidze ha funzionato come fabbrica di tabacco e il suo design insolito è stato scelto sia come omaggio all’origine orientale del tabacco lavorato qui, sia come un modo intelligente per eludere le regole sulle restrizioni architettoniche nel centro di Dresda. L’imprenditore ebreo Hugo Zietz fondò la sua azienda, la Oriental Tobacco and Cigarette Factory Yenidze, nel 1886, ma a causa delle severe restrizioni architettoniche relative alla costruzione di fabbriche nel centro di Dresda, trovò estremamente difficile costruire un impianto di produzione nella zona. Dopo due decenni di tentativi falliti di persuadere il governo locale, Ziets decise che era meglio aggirare le regole.

Una storia travagliata

Nel 1907, l’uomo d’affari ebreo incaricò l’architetto ventinovenne Martin Hammitzsch di progettare una fabbrica che non sembrasse tale. La costruzione si ispirava alle tombe mamelucche della necropoli del Cairo, con blocchi di granito rosso e grigio per ricreare le strisce della muratura ablaq, mosaici colorati e motivi geometrici moreschi, e persino camini progettati come minareti. Ma non è stato tutto rose e fiori: molti architetti consideravano la fabbrica come una macchia sulla famosa storia barocca della città, che aveva fatto guadagnare a Dresda il soprannome di “Firenze sull’Elba”. Il contraccolpo è stato così forte che Martin Hammitzsch è stato escluso dall’ordine degli architetti dopo aver presentato il suo progetto e il consiglio comunale ha minacciato di rifiutare il permesso di costruzione di Ziets. Ma poi egli minacciò di trasferire la sua attività altrove e le autorità locali fecero marcia indietro.

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Nel 1909, la fabbrica di tabacco Yenidze era completa e riportava anche le parole illuminate “Salem Aleikum” – “pace su di te” in arabo – sul lato per i passeggeri del treno che passavano di lì. Ben presto, i marchi di sigarette “Salem Aleikum” e “Salem Gold” divennero tra i più popolari in Germania e la fabbrica divenne nota come la “moschea del tabacco” per il suo aspetto distintivo. L’architettura dell’edificio di Yenidze è sempre stata oggetto di controversie a Dresda, poiché alcuni la considerano ancora kitsch, almeno se paragonata ai numerosi capolavori barocchi della città, ma oggi è almeno considerata parte integrante del paesaggio cittadino. Una storia di successo, se si considera che è miracolosamente sopravvissuta ai bombardamenti a tappeto del 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale. Attualmente l’edificio è adibito a uffici e ospita un ristorante nella sua grande cupola, da cui si gode una vista a 360 gradi su Dresda.

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