Secondo un esperto di informatica, una potente tecnologia di intelligenza artificiale permetterà alle persone di “continuare a vivere” dopo la morte. A detta del dottor Ali, direttore del dipartimento di economia e informatica dell’Università di Ravensbourne, un giorno le persone potrebbero essere in grado di presentare un “gemello digitale” di se stesse. In particolare l’intelligenza artificiale consentirà ai propri cari deceduti di continuare a vivere in forma digitale “catturando” le loro sembianze e il loro comportamento. Utilizzando registrazioni, analisi della traccia digitale della persona vivente e strumenti come la cattura del movimento e le immagini per il suo aspetto visibile, il “gemello” sarà estratto dalla persona vivente.
Questo sosia sarà quindi in grado di “vivere” anche dopo la morte, consentendo ai familiari in lutto di comunicare con il proprio caro defunto. Il dottor Ali ha dichiarato che: “La nostra consapevolezza, la nostra conoscenza e le nostre esperienze saranno trasmesse ai nostri gemelli digitali combinando l’intelligenza artificiale con le tecnologie digitali e gli strumenti di cattura del movimento”. In un’intervista, l’esperto informatico ha affermato che la tecnologia, che potrebbe essere disponibile già nel 2050, sarà trasformativa.
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Ha poi spiegato come le persone saranno in grado di interagire con questi gemelli digitali in tempo reale e di ottenere informazioni da loro utilizzando strumenti basati sulla PNL che sono significativamente più sofisticati di ChatGPT e Bard. Lo scenario che ha prospettato il dottor Ali non è del tutto distante da quanto già sta accadendo ora. Il leader dello shopping online, Amazon, ha infatti già presentato una funzione che consente al suo altoparlante intelligente Alexa di rivolgersi ai clienti con la voce di un parente defunto.
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