Le misure del petto

“Una professoressa di mia figlia mi ha scritto per chiedermi che taglia indossa. Mi ha fatto una richiesta assurda. Non so come la prendereste voi. Per questo vi scrivo. È normale che una professoressa cerchi il mio numero, mi scriva e mi chieda la taglia di reggiseno di mia figlia?? Mi sembra già fino a qui una cosa depravata. Da maniaci. Ma la cosa non è finita qui. La conversazione disgustosa è continuata fino a chiedermi una cosa assurda. Mia figlia ha un seno prosperoso. Non so da chi lo ha preso di preciso. Ovviamente è qualcosa di attaccato al suo corpo e non ci può fare niente se si vede. E io non mi permetterò mai di dirle che non può indossare una semplice maglietta con una scollatura. Non sto parlando di scollature inguinali, che arrivano sino all’ombelico, ma nemmeno può andare a scuola col lupetto. Quel seno si vede in ogni caso. Anzi. Mia figlia sta sempre curva proprio perché si vergogna e cerca di ripiegarsi per mostrarlo meno. Invece di stare col petto in fuori, si curva per questo. Se gli altri la guardano, il problema non è lei. Ma gli altri che devono imparare a non fissare, a rispettare le persone, a controllare i loro istinti.”

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Una madre racconta di aver ricevuto un messaggio dalla professoressa di sua figlia, che le ha chiesto la taglia di reggiseno della ragazza. La richiesta l’ha lasciata scioccata e indignata, considerandola completamente inappropriata e depravata. La conversazione è poi proseguita con altre richieste assurde che hanno ulteriormente turbato la madre.

La madre spiega che sua figlia ha un seno prosperoso, che è evidente indipendentemente dal tipo di abbigliamento che indossa. La ragazza, per timidezza, tende a stare curva per cercare di nascondere il seno, ma la madre sottolinea che non è giusto che debba sentirsi in imbarazzo o cambiare il modo di vestirsi per il giudizio degli altri.
Secondo la madre, il problema non è sua figlia o il suo abbigliamento, ma piuttosto il modo in cui gli altri la guardano e l’incapacità di rispettare le persone per quello che sono.

Ritiene che sia fondamentale insegnare agli altri a non fissare e a controllare i loro istinti, invece di colpevolizzare la sua figlia per qualcosa che è naturale e parte del suo corpo. La madre chiede consiglio su come affrontare questa situazione, trovandosi in difficoltà di fronte a una richiesta che considera non solo inappropriata ma anche profondamente sbagliata dal punto di vista etico e morale.

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