Trovata una misteriosa sfera dorata sul fondo dell’oceano

Uno strano oggetto è stato individuato a 3200 metri di profondità nell’Oceano Pacifico. Gli scienziati si interrogano sulla sua origine

Una misteriosa sfera dorata è stata trovata sul fondo dell’oceano al largo della costa dell’Alaska
Una nave da ricerca stava scandagliando i fondali quando è stato individuato lo strano oggetto
La sfera ha un diametro di 10 centimetri e presenta un piccolo strappo alla base
Gli scienziati l’hanno recuperata e sarà sottoposta a studi
L’oggetto è di origine biologica ma di natura ancora sconosciuta

Una misteriosa sfera dorata è stata trovata sul fondo dell’oceano al largo della costa dell’Alaska, lasciando perplessi gli scienziati sulla sua origine. Lo strano oggetto è stato avvistato a circa 3200 metri di profondità, nell’Oceano Pacifico, mentre si stavano effettuando degli studi sui fondali con l’uso di un robot telecomandato.

Le ipotesi

Dalle prime immagini della telecamera i ricercatori hanno pensato ad una spugna morta attaccata ad un corallo, poi al guscio di un uovo. «La sfera è stata recuperata e portata sulla nave “Okeanos Explorer” della National Oceanic and Atmospheric Administration», ha spiegato Emily Crum della NOAA.

I ricercatori hanno utilizzato uno dei bracci robotici del veicolo autonomo per raccogliere il campione. La sfera ha un diametro di circa 10 centimetri e presenta un piccolo strappo alla base. L’ipotesi finora più accreditata è quella di un uovo di qualche animale caduto sul fondo dell’oceano. Ma che tipo di creatura marina potrebbe produrre un guscio d’uovo del genere? Potrebbe trattarsi di una specie ancora sconosciuta, oppure l’uovo potrebbe essere ad uno stadio di vita sconosciuto di una specie nota.

«Anche se siamo riusciti a raccogliere la “sfera dorata” e a portarla sulla nave, non siamo ancora in grado di identificarla ma possiamo solo dire che è di origine biologica» ha aggiunto Sam Candio, coordinatore della NOAA. «La scoperta ci ha lasciati sconcertati poiché non abbiamo ancora informazioni a riguardo e serviranno ulteriori studi con strumenti sofisticati. Ci è stata però utile per ricordarci quanto poco sappiamo del nostro pianeta e quanto ancora ci resta da imparare sui nostri oceani».