I millennials sono più inclini ad avere animali che figli: lo studio

Tanti li preferiscono ad amici e parenti

 

Il ruolo degli animali domestici nelle nostre vite sta evolvendo e l’affetto che ci lega a cani e gatti è sempre più simile al rapporto genitore-figlio, soprattutto tra i più giovani. Secondo una recente ricerca, ben il 79% dei proprietari considera cani e gatti veri e propri membri della famiglia. Tanti arrivano a preferire i pet alle persone, compresi amici e parenti.

Si osservano differenze marcate tra le generazioni. Per l’85% dei Millennial e una buona parte della Gen Z, i pet sono membri della famiglia a tutti gli effetti, mentre tra i Boomer questa percezione cala al 67%. I dati mostrano anche che la Generazione X possiede la più alta percentuale di animali domestici, preferendo i gatti, mentre la Gen Z è più orientata verso i cani. Tra i Millennial si registra la percentuale più bassa di possessori di animali, ma anche il desiderio più alto di adottarne.

Si passa tra 1 e 3 ore a curare i pet

Gli italiani riconoscono diversi benefici nell’avere un pet, come compagnia e miglioramento della salute mentale, percezione particolarmente forte tra i Boomer. Tuttavia esistono anche alcune difficoltà, tra cui i costi di mantenimento, la gestione delle assenze e la necessità di portare i cani a spasso con ogni condizione meteo. I più giovani, come la Gen Z, trovano più impegnativo il tempo necessario a giocare e prendersi cura degli animali.

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In termini di tempo, la maggioranza dei proprietari dedica quotidianamente tra 1 e 3 ore alla cura dei pet, mentre solo il 27% si limita a meno di un’ora. I costi annuali medi per la salute dei pet sono di circa 180 euro, con una leggera differenza tra le generazioni più giovani, che tendono a spendere di più, e i Boomer, che destinano in media 170 euro l’anno. Complessivamente, mantenere un cane o un gatto costa intorno ai mille euro all’anno, inclusi cibo e spese veterinarie.

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