Milano è la città dei single: il 57% dei nuclei familiari è composto da una sola persona

La popolazione sta progressivamente invecchiando

 

Milano, una delle città più dinamiche e moderne d’Italia, sta attraversando un cambiamento demografico significativo. Nonostante un lieve aumento della popolazione, con i residenti che hanno raggiunto 1.417.600, il capoluogo lombardo deve affrontare un crescente problema di denatalità. Lo scorso anno, infatti, il numero di decessi ha superato del 60% quello delle nascite, con 15.029 morti a fronte di soli 9.403 nuovi nati. Questo calo delle nascite, definito dal sindaco Giuseppe Sala come “il problema principale del nostro Paese e del nostro continente”, è una preoccupazione crescente.

Un altro dato interessante riguarda la composizione delle famiglie a Milano. La città si sta trasformando sempre più in una “città di single”, con il 56,7% dei nuclei familiari costituiti da una sola persona. Le famiglie composte da due persone rappresentano il 20,5%, quelle da tre l’11,5%, e solo l’8,2% delle famiglie è composto da quattro membri. I nuclei familiari con più di cinque persone sono una minoranza. Dal punto di vista del genere, la popolazione è leggermente sbilanciata verso le donne, che costituiscono il 51,5% del totale, mentre gli uomini rappresentano il 48,5%. L’età media della popolazione è di 48,5 anni, indicando una tendenza verso l’invecchiamento.

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Sempre meno matrimoni in chiesa

Anche il panorama delle unioni e dei matrimoni a Milano sta cambiando. Nel 2023 sono stati celebrati 2.767 matrimoni, ma solo il 23% di questi è avvenuto in chiesa, un dato che riflette il cambiamento dei costumi sociali. Inoltre, si sono registrate 379 unioni civili, segno di una maggiore apertura verso diverse forme di convivenza. Un altro aspetto rilevante è l’aumento degli atti di cittadinanza, che sono passati da 3.700 a 9.500, in gran parte dovuti a giuramenti. La città è sempre più multiculturale, con circa il 21% della popolazione costituita da cittadini di origine non italiana, percentuale che sale al 25% se si considerano solo le nascite. Tra i nomi più comuni per i nuovi nati figurano Edoardo e Tommaso per i maschi, e Sofia e Ginevra per le femmine. Interessante è anche la crescente scelta di attribuire ai figli entrambi i cognomi, paterno e materno.

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