Il metodo Crepet

“Mi chiamo Nadia, ho 40 anni e una figlia di 15, Luana, avuta dal mio ex marito Mario. Ultimamente Luana non si sta comportando bene: complice la svogliatezza giovanile ha già cominciato a dare problemi a scuola portando a casa insufficienze in materie davvero semplici, come Storia e Italiano. Il suo atteggiamento sempre più svogliato l’ha portata a diventare una ragazza pigra, senza stimoli, che sta sempre di fronte allo smartphone in modo passivo, apatico… sempre lì a seguire tutti i social, a vedere la vita degli altri senza costruire la sua. Così alla seconda insufficienza ho preso la palla al balzo e le ho cambiato la password di tutti i social come punizione, spiegandole che avrebbe avuto di nuovo accesso ai suoi account solo una volta ripreso in mano il suo rendimento scolastico, che deve essere quantomeno sufficiente. Questa idea mi è venuta seguendo i video consigli di Paolo Crepet che girano sui social ed effettivamente dopo due giorni di musi lunghi, brontolii e “crisi adolescenziali” varie, sembrava funzionare alla perfezione, finché non è intervenuto il mio ex che mi ha accusata di essere troppo severa. Vi lascio gli screen della conversazione per capire se ha ragione o se devo tenere il punto. Grazie!”

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Una nostra fan, Nadia, condivide la sua esperienza di madre alle prese con l’adolescenza della figlia Luana, quindicenne, avuta dal suo ex marito Mario. Negli ultimi tempi, Luana ha iniziato a mostrare segni di svogliatezza, sia a scuola che nella vita quotidiana. Le insufficienze in materie considerate semplici, come Storia e Italiano, hanno messo in allarme Nadia, che vede un generale calo di motivazione in sua figlia. Luana, infatti, sembra trascorrere molto tempo sullo smartphone, impegnata a seguire passivamente i social, osservando la vita degli altri senza dedicarsi alla propria crescita personale o scolastica.

Preoccupata da questa situazione e cercando un modo efficace per stimolare la figlia, Nadia ha deciso di intervenire, ispirata dai consigli del noto psicologo Paolo Crepet, i cui video ha trovato sui social. Dopo la seconda insufficienza scolastica, Nadia ha scelto di applicare una misura disciplinare: ha cambiato le password dei profili social di Luana, informandola che le avrebbe ripristinate solo una volta che i voti sarebbero migliorati, raggiungendo quantomeno la sufficienza. L’intento di Nadia è quello di aiutare Luana a ritrovare un equilibrio tra il tempo dedicato ai social e quello necessario per costruire il proprio percorso scolastico e personale.

Per i primi giorni, la punizione ha portato a musi lunghi e qualche crisi adolescenziale, ma sembrava funzionare: Luana iniziava a reagire. Tuttavia, l’intervento del suo ex marito Mario ha complicato le cose. Mario, venuto a conoscenza della misura adottata, ha accusato Nadia di essere troppo severa con la figlia, sostenendo che il blocco totale dei social fosse una punizione eccessiva e potenzialmente controproducente.

Nadia, disorientata e in cerca di conferme, chiede quindi un parere sincero e neutrale. Fornisce gli screenshot della conversazione avuta con l’ex marito, chiedendo se il suo approccio sia realmente troppo rigido o se sia giusto mantenere il punto per il bene del rendimento scolastico e dello sviluppo personale di Luana. Sperando in qualche suggerimento utile, Nadia vuole capire se è sulla strada giusta o se deve modificare la sua strategia educativa per aiutare Luana a crescere in maniera più equilibrata.

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