Se proprio non riesci a stare a letto fino a tardi al mattino o se ami fare tardi la sera, potrebbe esserci lo zampino dei nostri antenati. I Neanderthal, infatti, dato che si sono evoluti ad alte latitudini in Europa e Asia per centinaia di migliaia di anni, potrebbero essersi adattati meglio alle variazioni stagionali della luce del giorno rispetto ai primi Homo sapiens. A farcelo sapere è uno studio pubblicato sulla rivista Genome Biology and Evolution.
I primi esseri umani moderni si sono evoluti a latitudini più vicine all’equatore, in Africa, dove la variazione delle ore di luce è minore. È possibile che l’adattamento ai cambiamenti nella quantità di luce diurna sia stato trasmesso ai primi Homo sapiens quando si sono spostati a nord dall’Africa e hanno incontrato gli uomini di Neanderthal. Tale eredità genetica può influenzare ancora oggi la variazione del cronotipo umano e dell’orologio corporeo.
Tony Capra, autore dello studio, ha spiegato: “Alle latitudini più elevate è vantaggioso avere un orologio corporeo che sia in grado di anticipare e modificare i livelli di luce stagionali. Avere un orologio più ‘veloce’ facilita questa capacità e rende gli individui più propensi ad alzarsi presto. Sappiamo da altre specie che vivono in ampi intervalli di latitudine che i loro orologi circadiani spesso si adattano alle differenze dei cicli luce/buio”. I ricercatori hanno analizzato il DNA del genoma umano standard, della sua controparte di Neanderthal e di un Denisovan, un altro umano arcaico imparentato strettamente con i Neanderthal. Hanno confrontato i geni che influenzano i ritmi circadiani nel DNA arcaico e moderno ed hanno identificato diverse differenze.
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Per comprendere meglio le abitudini odierne, gli autori della ricerca hanno esaminato la UK Biobank, un database medico che contiene informazioni genetiche e altre informazioni sulla salute di centinaia di migliaia di persone. Capra ha fatto sapere a cosa è servito: “Questo ci ha permesso di verificare se i frammenti di DNA di Neanderthal rimasti nelle popolazioni moderne sono più comuni nelle persone mattiniere. Abbiamo scoperto che il DNA di Neanderthal rimasto negli esseri umani moderni a causa degli incroci ha un effetto significativo. In particolare il DNA neandertaliano che si associa al cronotipo aumenta in modo consistente la propensione a essere una persona mattiniera”.
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