Un matrimonio tradizionale

“Sono Sabrina e sono sposata da ben 6 anni con Greta! Ci siamo sposate in Spagna. Oggi viviamo in una città italiana e abbiamo due bei bambini. Io lavoro nel settore marketing di una grande azienda, mentre mia moglie insegna. ntrambe le nostre famiglie di origine ci hanno sempre supportato (e amato!): addirittura la bisnonna di Greta, la signora Sofia, all’epoca ultra novantenne e che oggi purtroppo non c’è più, ha voluto venire fino a Barcellona per assistere al nostro matrimonio! Ormai siamo una noiosa coppia sposata e rodata come tante: i bimbi vanno alla materna e noi lavoriamo e paghiamo il mutuo.. Di fatto abbiamo una vita normale, come quella di tante famiglie. Francamente ci è capitato raramente nella vita di tutti i giorni di scontrarci con atteggiamenti, diciamo sgradevoli. Ma a volte purtroppo capita, come un fulmine a ciel sereno, a ricordarci che per alcune persone noi siamo diverse.. nel senso negativo del termine! L’antefatto è questo: una mia collega, che credevo anche mia amica, si sposa a breve e mi ha invitato al suo mega matrimonio tradizionale.. attenzione che tradizionale è la chiave del problema… leggete… a me resta solo un dubbio: ma perché mi ha invitata??”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Una nostra fan di nome Sabrina ha deciso di condividere un episodio recente che l’ha colpita particolarmente. Sabrina è sposata da sei anni con Greta, con cui vive in una città italiana. Le due si sono sposate in Spagna e oggi hanno due bambini che frequentano la scuola materna. Sabrina lavora nel settore marketing di una grande azienda, mentre Greta è insegnante.

Racconta con affetto il sostegno ricevuto dalle loro famiglie, che non solo le hanno sempre appoggiate, ma hanno anche partecipato attivamente ai momenti più importanti della loro vita. Un ricordo speciale è legato alla bisnonna di Greta, Sofia, che, pur avendo più di novant’anni all’epoca, viaggiò fino a Barcellona per assistere al loro matrimonio.

Oggi, Sabrina descrive la loro vita come quella di una “normale” famiglia: lavoro, mutuo, bambini da accompagnare a scuola. Aggiunge che raramente si sono imbattute in atteggiamenti discriminatori, ma purtroppo, ogni tanto, accade qualcosa che ricorda loro che, per alcune persone, la loro normalità è vista in modo diverso, spesso in senso negativo. L’episodio in questione riguarda una collega di Sabrina, che considerava anche un’amica. La collega sta per sposarsi con un “mega matrimonio tradizionale” e ha invitato Sabrina. Tuttavia, il termine “tradizionale” si è rivelato un elemento chiave del problema. Sabrina ha scoperto, attraverso la conversazione che hanno avuto, atteggiamenti e opinioni che le hanno lasciato un profondo senso di amarezza. Si è sentita non accettata per ciò che è e si è chiesta il senso stesso dell’invito, come se fosse stato fatto per mera formalità o, peggio, per ipocrisia.

Share