“Volevo partecipare al matrimonio della mia amica. Ma mi ha chiesto 500 euro. Ma dove siamo arrivati?? Ok, esperienze extra lusso, ok cibo gourmet, ok statue doro. Ok quello che vuoi per il tuo matrimonio. Ma te lo devi pagare tu. Non puoi pretendere che pago io per i tuoi capricci. Se sei ricco, offri. Altrimenti se sei un morto di fame devi fare le cose più modeste. Ma secondo voi è normale che visto che sta specie di amica vuole un matrimonio extra lusso io le devo dare 500 euro??? E le sorprese non finiscono qui. Non le bastano sti soldi! Ma secondo lei la gente ha scritto giocondo in faccia? Le persone sono dei bancomat da strizzare, tipo che nessuno ha problemi di soldi e vabbè che sono cento più o cento meno??? Ma si può?? Io volevo partecipare soltanto a un matrimonio ma mi sono ritrovata con un debito bello grosso da saldare. Per che cosa?? In effetti cosa ho? Volevo solo andare al matrimonio di un’amica , ma penso appunto come sospettavo come sentivo già da un sacco di tempo che amicizia non ce né fra di noi.”
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Una nostra fan racconta di essere stata invitata al matrimonio di un’amica, ma di essere stata scioccata dalla richiesta di contribuire con 500 euro. Si domanda dove si sia arrivati con queste pretese. Comprende che ci possano essere esperienze extra lusso, cibo gourmet e statue dorate, ma ritiene che tali spese debbano essere a carico degli sposi, non degli invitati.
La fan critica apertamente la mentalità della sua amica, sostenendo che se una persona è ricca, dovrebbe offrire, e se è meno abbiente, dovrebbe organizzare qualcosa di più modesto. Si chiede se sia normale che la sua amica, desiderando un matrimonio lussuoso, pretenda che gli invitati contribuiscano con cifre così alte.
La sorpresa più grande arriva quando scopre che i 500 euro non sono sufficienti per soddisfare l’amica, che sembra considerare gli invitati come bancomat da spremere, ignorando i problemi finanziari altrui. La fan è incredula di fronte a tale arroganza e presunzione, e si sente come se fosse stata trasformata in una debitrice per un evento a cui desiderava solo partecipare come ospite.
Riflette amaramente sulla natura della loro “amicizia”, concludendo che, come sospettava da tempo, non esiste una vera amicizia tra di loro. Chiede il parere degli altri, cercando di capire se la sua reazione sia condivisibile e se sia normale richiedere un contributo economico così elevato per partecipare a un matrimonio.
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