Matrimonio a tre

“Mia cognata mette sempre becco tra me e mio marito. Stavolta però l’ho asfaltata per bene.
L’altra sera era domenica e dovevo andare a cena da mia cognata. Ci sarebbero stati i suoceri miei e suoi. Purtroppo però mi è venuto il ciclo e stavo molto male. Per me il primo giorno è drammatico. Ho dei crampi molto forti all’addome e mi viene da rimettere. Quindi proprio non ce la faccio a uscire di casa…
A mia cognata tutto questo non è importato, della serie non me ne frega niente pure se stai morendo devi venire qui. Io l’avevo avvisata per tempo però ….
Poi è successo che ho ricevuto una chiamata e… ho deciso invece di uscire…
Questo momento per la mia famiglia non è un bel momento. Ho perso il papà da poco e questo non rende niente semplice. Mia sorella abita in un’altra città e mia madre è rimasta tutta sola in una grande casa a due piani in campagna, dove si erano trasferiti i miei pensando di passarci la vecchiaia insieme. Ma nulla. Ironia del destino… Non so bene come dividermi tra questo e quello, senza pensare poi che anche io ho il mio dolore e certe volte non vorrei stare proprio con nessuno.”

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La donna ha recentemente affrontato una situazione familiare difficile con la sua cognata. Doveva partecipare a una cena domenicale a casa della cognata, alla quale erano invitati anche i suoceri. Tuttavia, si è trovata a dover gestire il disagio causato dall’arrivo del ciclo mestruale, che le provoca forti crampi addominali e nausea, rendendole estremamente difficile uscire di casa.

Nonostante avesse avvisato per tempo la cognata delle sue condizioni fisiche, quest’ultima non ha mostrato comprensione o flessibilità, insistendo sulla sua partecipazione alla cena. La mancanza di empatia e la pressione esercitata dalla cognata hanno generato tensione, aggravata da un contesto familiare già complesso a causa della recente perdita del padre.

Inoltre, la situazione emotiva della donna è ulteriormente complicata dalla lontananza della sorella, che vive in un’altra città, e dalla solitudine della madre, rimasta da sola in una grande casa in campagna dove aveva pianificato di trascorrere gli anni della vecchiaia insieme al marito scomparso. Questi fattori contribuiscono a un senso di sovraccarico emotivo, con la necessità di gestire il proprio lutto e le pressioni familiari senza avere spazi personali di riflessione e di lutto.

Il contesto familiare descritto evidenzia la difficoltà di bilanciare gli impegni e le aspettative familiari con il bisogno personale di spazio e tempo per elaborare il proprio dolore, una sfida che la donna sta cercando di affrontare nel miglior modo possibile.

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