Durante il Sol 1208 della sua missione su Marte il rover Perseverance ha catturato un’immagine affascinante che ha subito catturato l’immaginazione degli appassionati di esplorazione spaziale. Tra le rocce del cratere Jezero, l’immagine scattata dalla fotocamera Right Mastcam-Z ha rivelato una formazione rocciosa che ricorda sorprendentemente un pupazzo di neve. La curiosa formazione, situata nell’angolo in basso a sinistra della foto, ha immediatamente suscitato ilarità e meraviglia, evocando l’immagine di un piccolo Olaf marziano.
Sebbene il “pupazzo di neve” marziano sia ben lontano dalla sofficità del famoso personaggio di Disney, e sembri piuttosto secco e polveroso, il suo aspetto peculiare ha stimolato la fantasia degli osservatori. Questo curioso accostamento suggerisce, seppur scherzosamente, che Marte possa ospitare il suo personale “pupazzo di neve”. Ma è possibile che su Marte esista qualcosa di simile a un pupazzo di neve? La risposta è sostanzialmente no. L’atmosfera marziana, molto sottile rispetto a quella terrestre, non supporta condizioni climatiche adatte alla formazione di neve come la conosciamo. Marte può sperimentare eventi meteorologici estremi, incluse tempeste di polvere e occasionali precipitazioni di neve, ma queste sono molto diverse dalla neve terrestre.
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Tuttavia le ricerche della NASA suggeriscono che Marte potrebbe aver avuto un’atmosfera più densa in passato, capace di sostenere acqua liquida sulla superficie. Attualmente l’acqua su Marte è per lo più confinata alle regioni polari, sotto forma di ghiaccio e acqua salmastra che può manifestarsi in modo stagionale lungo pendii e crateri. Nonostante le condizioni attuali non permettano la formazione di un vero pupazzo di neve, il fascino di questa scoperta risiede nell’opportunità di vedere forme familiari in ambienti alieni. Come quando si guarda un cielo nuvoloso e si immaginano animali tra le nuvole, vedere una “roccia-pupazzo di neve” su Marte è un modo affascinante per connettersi con il nostro desiderio di esplorare e comprendere l’universo.
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