“Mia cognata mi paga per cucinare e pulire da lei. Le ho fatto dei ditalini e si è arrabbiata per una cosa assurda. Ero a lavoro da mia cognata. Mi aveva chiesto di prepararle il pranzo che sarebbe tornata a casa per pranzo. Così le cuocio la pasta, dei ditalini da unire poi con la minestra che avevo preparato a parte. Però non ero sicura se li volesse brodosi i ditalini o asciutti. Allora niente come vedete dalla foto che vi mando li ho lasciati in pentola.
Mia cognata si è lamentata che erano pochi secondo lei. Pensava che mi ero portata a casa un po’ di pasta per i miei figli. Certo ci ho pensato, ma non mi sono portata a casa niente stavolta. Assolutamente niente. Lei si è comunque arrabbiata moltissimo. Cattivo è chi ha bisogno, si dice dalle mie parti. Chi ha bisogno diventa una persona da evitare, da trattare male. Mia cognata si è arrabbiata per una cosa assurda che in una famiglia mi aspetto che passa e che va bene.
Purtroppo sono nel bisogno e devo accettare anche queste umiliazioni.”
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Una nostra fan racconta di essere stata pagata dalla cognata per cucinare e pulire. Un giorno, mentre era al lavoro dalla cognata, le era stato chiesto di preparare il pranzo, dato che sarebbe tornata a casa per mangiare. La nostra fan ha quindi cucinato dei ditalini da unire alla minestra preparata in precedenza, ma non era sicura se la cognata li preferisse brodosi o asciutti, così li ha lasciati in pentola.
Al ritorno, la cognata si è lamentata dicendo che la quantità di pasta era insufficiente e insinuando che la nostra fan ne avesse presa una parte per i suoi figli. Anche se questa possibilità le è passata per la mente, afferma di non aver portato via nulla. Nonostante ciò, la cognata si è arrabbiata molto.
Nella sua testimonianza, la nostra fan sottolinea come, dalle sue parti, si dica che chi è nel bisogno viene spesso evitato e trattato male. Ritiene che la reazione della cognata sia stata sproporzionata e che in una famiglia simili incomprensioni dovrebbero essere superate più facilmente. Purtroppo, conclude, trovandosi in una situazione di necessità, deve accettare anche queste umiliazioni.
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