Sarah Bohan, una runner di Boston, stava per battere il suo record personale alla maratona di Chicago. Poi però, arrivata al chilometro 34, si è fermata. Aveva infatti visto un gattino randagio lungo il percorso e ha preferito salvarlo piuttosto che preoccuparsi delle sue ambizioni sportive. L’atleta si era accorta del fatto che c’era “qualcosa di bianco e soffice” e si avvicinata notando come il piccolo avesse bisogno di aiuto. Il gattino era sporco, spaventato e magro e non c’era traccia della mamma. sembrava essersi separato dalla madre.
Quando l’ho preso in braccio, era ricoperto di pelo e ho capito che era un randagio. A quel punto non ha avuto dubbi: doveva prendersi cura di lui. Lo ha preso in braccio e ha iniziato a cercare un passante che potesse offrirgli una casa amorevole. Lungo il percorso, ha incrociato Gia Nigro, un’altra maratoneta amante degli animali, che si è unita a lei per aiutarla. Dopo circa un km, le due hanno trovato una spettatrice che ha promesso di tenere con sé il cucciolo.
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Con ormai ogni velleità di record e di buone prestazioni lasciate alle spalle, le due maratonete hanno corso gli ultimi chilometri della gara fianco a fianco. Hanno anche rallentato di nuovo, questa volta per aiutare un corridore tedesco che si era infortunato. Ora la Bohan ha intenzione di battere il suo record alla maratona di Boston il prossimo aprile e riprovarci di nuovo alla maratona di Chicago del prossimo anno. Nel frattempo le sue buone azioni non finiscono qui, dato che ha raccolto più di 1.750 dollari per PAWS Chicago, un’organizzazione che si occupa di salvare animali sani dall’eutanasia e trovare loro una casa sicura.
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