Il mistero della mappa di Piri Reis: il cartografo conosceva le Americhe prima di Colombo?

La mappa, disegnata nel 1513 dal navigatore arabo, mostra terre emerse all’epoca ancora sconosciute, come l’America del Sud e l’Antartide

 

Nel 1929, il teologo tedesco Gustav Adolf Deissman stava esaminando documenti e oggetti d’antiquariato in una biblioteca di Istanbul quando scoprì qualcosa di sconcertante. Il teologo aveva trovato una mappa stampata su pergamena di pelle di gazzella, creata all’inizio del 1500.

Gli “antichi re del mare”

La misteriosa mappa mostrava le coste del sud America, all’epoca ancora inesplorate, e l’Antartide, di cui non si conosceva l’esistenza.

La mappa fu disegnata nel 1513 da un navigatore e cartografo ottomano chiamato Hajji Ahmed Muhiddin Piri, meglio conosciuto come Piri Reis. Si tratta di una carta portolana, che descrive le coste basandosi sull’esperienza e sull’osservazione. La carta di Piri Reis è estremamente dettagliata ma anche danneggiata: solo un terzo della pergamena è sopravvissuto fino ai giorni nostri.

Secondo una nota manoscritta trovata con l’antico documento, Piri Reis disegnò le coste utilizzando diverse altre mappe e carte come fonti primarie. Tra queste, otto mappe tolemaiche, quattro mappe portoghesi, una mappa araba e una disegnata da Cristoforo Colombo. Le informazioni erano poi state completate con l’aiuto di “antichi re del mare” di cui non è specificato il significato.

L’Antartide senza ghiacci

La mappa raffigura l’Europa, l’Africa e i due continenti americani. E, mentre gran parte delle coste atlantiche dell’Africa e del Sud America sembrano essere accurate, ci sono distorsioni ed errori nella raffigurazione dei Caraibi e di parti del Nord America. Ad esempio, alcune delle isole caraibiche sono mancanti, ma ne è stata inclusa una mitica chiamata Antillia. Da quando è stata scoperta, la mappa è stata oggetto di dibattito per alcune caratteristiche insolite.

Al tempo in cui Piri Reis disegnò la mappa, gli europei ancora non avevano esplorato l’America del Sud, né tantomeno sapevano dell’esistenza dell’Antartide. Anche se si ipotizzava all’epoca una qualche terra australe, il continente fu scoperto solo nel 1820. Il navigatore arabo disegnò la regione antartica 300 anni prima della sua scoperta. La cosa più sconcertante è che la raffigurò priva di ghiacci e con animali che non potevano vivere in quelle zone. Secondo gli studi climatici, l’Antartide aveva registrato temperature più calde circa 100.000 anni fa. Come faceva Piri Reis a conoscere le coste americane e l’Antartide? E chi erano gli antichi re del mare? Gli interrogativi hanno portato a teorie secondo cui il cartografo potrebbe aver attinto le conoscenze da antiche ed evolute civiltà, con capacità tali da vedere le terre emerse dall’alto, capaci di navigare i mari e anche i cieli.

Le approssimazioni della mappa

Secondo altre teorie invece, Piri Reis non avrebbe rappresentato le coste americane e l’Antartide come lo conosciamo, ma più semplicemente avrebbe riportato sulla mappa un’idea delle terre emerse che si supponeva esistessero al di là dell’oceano. Nella carta infatti si nota l’estrema precisione delle coste africane ed europee e l’approssimazione di quelle americane.

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Lo stesso Antartide risulta attaccato all’estremità del Sudamerica, quando in realtà le terre sono separate da un canale largo circa 1000 chilometri. Se l’Antartide risulta unito al sud America all’altezza dell’attuale Uruguay, e l’Argentina sembra non esistere, è difficile credere all’intervento di qualche civiltà superiore alle cui conoscenze avrebbe attinto il cartografo.

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