La psicologa

“Mi chiamo Enrico e sono un ragazzo di 19 anni fidanzato con Caterina da un anno. Sin dall’adolescenza volevo andare dalla psicologa, ma mia mamma non ha mai voluto, e quindi ho dovuto aspettare la maggiore età. Voglio inviarvi la conversazione che ho avuto con mia mamma quando ha scoperto che avevo prenotato l’appuntamento dalla psicologa. Lei è proprio contro questa categoria di medici, poiché sostiene che in realtà non servano e non possano aiutare le persone. La mia è stata una decisione spinta dal fatto che voglio migliorarmi come persona, comprendermi meglio anche per il bene del rapporto con la mia ragazza. Come posso spiegarle l’importanza di questa figura? Ma soprattutto come posso farle capire che andare dallo psicologo non è una roba per pazzi? Mia mamma è una donna molto chiusa e per certi versi “all’antica”, ma so che con un po’ di tempo e sacrificio posso farle accettare questa mia decisione.”

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Enrico, un ragazzo di 19 anni è fidanzato con Caterina da un anno. Fin dall’adolescenza, Enrico ha desiderato andare da uno psicologo, ma sua madre non ha mai approvato questa scelta, quindi ha dovuto aspettare di raggiungere la maggiore età per poterlo fare. Enrico desidera condividere la conversazione che ha avuto con sua madre quando ha scoperto che aveva prenotato una visita dallo psicologo. Sua madre è fermamente contraria a questa categoria di professionisti, ritenendo che non siano in grado di aiutare le persone. La decisione di Enrico è stata motivata dal desiderio di migliorarsi come persona e di comprendere se stesso meglio, anche per il bene del suo rapporto con la sua ragazza. Enrico si chiede come possa spiegare all madre l’importanza di questa figura e, soprattutto, come possa farle comprendere che andare da uno psicologo non è qualcosa riservato solo a chi è “pazzo”. Sua madre è una persona molto chiusa e conservatrice, ma Enrico è fiducioso che, con un po’ di tempo e impegno, potrà farla accettare la sua decisione.

Enrico desidera condividere il suo desiderio di cercare il supporto di uno psicologo, che è stato presente nella sua mente fin dall’adolescenza. Riconosce l’importanza di questa figura professionale nel suo percorso di crescita personale e nel miglioramento delle sue relazioni, compreso il suo rapporto con Caterina. Tuttavia, Enrico è consapevole delle opinioni contrastanti di sua madre, che vede gli psicologi con scetticismo e diffidenza.

Enrico si pone la sfida di spiegare a sua madre l’importanza e il valore del lavoro dello psicologo. Cerca un modo per farle comprendere che la consulenza psicologica non è riservata solo alle persone con problemi mentali gravi, ma può essere estremamente utile per chiunque desideri crescere, svilupparsi e affrontare le sfide della vita in modo sano ed equilibrato. Sua madre potrebbe avere delle convinzioni radicate o stereotipi riguardo alla psicologia, ma Enrico è fiducioso che, con pazienza e sforzo, potrà aiutarla ad accettare e comprendere la sua scelta.

Enrico è determinato a lavorare su questa situazione familiare, riconoscendo che sarà necessario del tempo e impegno per superare le resistenze di sua madre. Con il sostegno di uno psicologo, Enrico spera di acquisire gli strumenti e la fiducia necessari per affrontare questa sfida, comunicando in modo aperto ed empatico con sua madre, con l’obiettivo di farle comprendere l’importanza del suo percorso personale.

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