“Mi chiamo Gabriella ho 40 anni e il giugno scorso ho sposato mio marito che ha 3 anni più di me. Faccio una premessa: io sono una persona solare e positiva, o almeno ho imparato a esserlo, sono propositiva e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, mentre lui è un pessimista cronico che a volte ha paura a fare un passo perché troppo abituato a stare nella sua realtà. Pensare che gli ho chiesto io di sposarlo praticamente, ma questa è un’altra storia. La chat si riferisce a pochi giorni fa, quando l’ho mandato a comprare un albero di Natale per il nostro primo Natale insieme da sposati nella nostra prima casa e l’ho fatto con una ragione precisa: questo Natale doveva essere speciale. Proprio mentre parlavamo di Natale e di cosa rappresentava per noi però è iniziata una discussione assurda sul fatto che,magari, il prossimo anno avremmo potuto essere in 3 e la risposta di mio marito mi ha lasciato senza parole. Vi invito però ad arrivare fino alla fine della chat per comprendere il vero motivo per il quale la invio.”
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Gabriella, 40 anni, racconta di un episodio accaduto di recente tra lei e suo marito, con cui si è sposata lo scorso giugno. Descrive se stessa come una persona solare e positiva, che ha imparato a vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre il marito tende al pessimismo e a restare nella sua zona di comfort. Aggiunge che è stata lei a prendere l’iniziativa di proporre il matrimonio, un dettaglio che sottolinea le differenze caratteriali tra i due.
Qualche giorno fa, Gabriella ha chiesto al marito di comprare un albero di Natale per celebrare il loro primo Natale insieme da sposati nella loro nuova casa, un momento che desiderava rendere speciale. Durante una conversazione sul significato del Natale e sul loro futuro, ha accennato all’idea che, magari, il prossimo anno avrebbero potuto essere in tre, riferendosi alla possibilità di avere un figlio.
La risposta del marito a questa osservazione l’ha lasciata senza parole, scatenando una discussione che Gabriella definisce assurda. Condivide la chat per permettere di leggere fino in fondo ciò che è emerso, spiegando che il motivo reale per cui ha deciso di inviarla si comprende solo arrivando alla fine della conversazione.
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