“Ciao Commenti Memorabili, sono una mamma, vi scrivo per mostravi e raccontarvi questo increscioso episodio che è successo a me e alle mamme dei compagni di classe di mio figlio. Il fatto è avvenuto sulla chat di gruppo che abbiamo noi mamme con la principale insegnante dei nostri figli, persona della quale avevamo massimo rispetto e stima e dalla quale non ci saremmo mai aspettati un comportamento di questo tipo, ma neanche lontanamente. Tutto nasce da una serie di messaggi quasi di minaccia che lei manda su questo gruppo un paio di giorni dopo la fine della scuola, e poi potete leggere voi stessi la continuazione. Il suo comportamento è ingiustificabile, ci sta che si aspettasse qualcosa da parte nostra ma come abbiamo più volte ripetuto non è di certo una cosa dovuta, o sbaglio? Fatto sta che lei l’ha presa proprio sul personale, e non ha voluto sentire nessun tipo di scusa o tentativo di farla ragionare da parte nostra, continuando a minacciare come potete vedere. Vedremo tra pochi giorni se erano solo minacce o se farà veramente come ha detto.”
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La narratrice, una madre coinvolta in una situazione spiacevole con altre mamme dei compagni di classe di suo figlio, condivide un episodio che ha avuto luogo in una chat di gruppo gestita insieme all’insegnante principale dei loro bambini. Questa insegnante, fino ad allora tenuta in alta considerazione e rispetto da tutte le famiglie, ha sorpreso negativamente il gruppo a seguito di alcuni messaggi che sono stati percepiti come minacce, inviati pochi giorni dopo il termine dell’anno scolastico.
La questione centrale sembra derivare da certe aspettative che l’insegnante aveva nei confronti delle famiglie, le quali, tuttavia, non ritenevano di avere alcun obbligo specifico da adempiere. Nonostante ripetute spiegazioni e tentativi di dialogo da parte delle mamme, l’insegnante ha interpretato la situazione in maniera molto personale, chiudendosi a qualsiasi tentativo di chiarimento e proseguendo con atteggiamenti percepiti come minacciosi.
L’insoddisfazione e la frustrazione dell’insegnante sembrano avere radici in aspettative non soddisfatte, che, sebbene non specificate nel dettaglio, sono state chiaramente ritenute non obbligatorie dalle famiglie coinvolte. La situazione descritta evidenzia un evidente divario nella comunicazione e nella comprensione reciproca tra l’insegnante e i genitori, sollevando preoccupazioni sulle possibili conseguenze di tali tensioni.
La narratrice esprime incertezza riguardo al futuro immediato, in particolare sulle potenziali azioni che l’insegnante potrebbe intraprendere, considerate le minacce precedentemente espresse. Questo episodio lascia le famiglie in uno stato di apprensione, in attesa di vedere se le parole dell’insegnante si tradurranno in azioni concrete o se si riveleranno essere soltanto sfoghi verbali derivanti da un momento di frustrazione.
Il racconto pone in luce la complessità delle relazioni che si instaurano all’interno della comunità scolastica, dove il rispetto e la stima reciproci sono fondamentali per garantire un ambiente positivo e costruttivo per lo sviluppo e l’apprendimento degli studenti. La sfida sta nel riuscire a mantenere un dialogo aperto e costruttivo, anche di fronte a incomprensioni e aspettative divergenti.
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