Il lupin dei bagnoschiuma

“Sono Mirko. Sono stato in viaggio con degli amici e sono tornato con un bel bottino di guerra. Ma la ragazza che sto frequentando mi ha fatto sentire un delinquente perché mi sono portato a casa una serie di cose. Non le ho rubate, sono lì per i fruitori della struttura. Le paghiamo nel pacchetto dei servizi che acquistiamo. Confessate, lo fate anche voi! Non voglio sentire falsi moralismi. Se si potesse vi portereste pure le mattonelle, no? A me è capitata un’occasione super ghiotta. Avete presente il carrello dei dolci. Se lo lasciano incustodito che fate?! Io vi mando la chat per vedere quanti di voi diranno che prenderebbero il più possibile e quanti invece mentiranno. È chiaro non si tratta di soldi. Quello è un altro discorso! Rubare è sbagliato, certo, ma ditemi voi se io (che, per altro, sono pure avvocato) devo ricevere lezioni di onestà da una persona qualsiasi. Cosa significa rubare per voi?! Non è già un furto di per sé pagare così tanto per una notte in hotel?! Cosa fate quando siete in viaggio? Magari nemmeno usate i bagnoschiuma che vi danno e a quel punto la struttura alberghiera ci guadagna ulteriormente! Insomma, ci sono rimasto davvero male. Sta tizia mi ha soprannominato il Lupin dei bagnoschiuma. Ci siamo conosciuti in un’app di incontri e siamo usciti insieme alcune volte. Lei è molto bella e devo smetterla di innamorarmi di un bel paio di occhi, senza guardare bene il resto. Comunque sarete voi a giudicare. Ai posteri l’ardua sentenza.”

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Un nostro fan, Mirko, racconta di essere tornato da un viaggio con degli amici con un “bottino di guerra”. La ragazza che sta frequentando lo ha fatto sentire come un delinquente per essersi portato a casa una serie di cose dalla struttura in cui alloggiava. Mirko sostiene di non aver rubato nulla, ma di aver preso oggetti che sono lì per i fruitori della struttura e che vengono pagati nel pacchetto dei servizi acquistati.

Mirko sfida gli altri a confessare che anche loro prendono cose dagli hotel, dicendo di non voler sentire falsi moralismi. Sostiene che se fosse possibile, molti si porterebbero via anche le mattonelle. Racconta di aver approfittato di un’opportunità ghiotta: il carrello dei dolci lasciato incustodito. Mirko vuole vedere quanti diranno che prenderebbero il più possibile e quanti invece mentiranno.

Mirko, che è anche avvocato, si chiede se debba davvero ricevere lezioni di onestà da una persona qualsiasi. Per lui, pagare così tanto per una notte in hotel è già un furto di per sé. Racconta che spesso le persone non usano nemmeno i bagnoschiuma forniti dagli hotel, permettendo così alla struttura di guadagnare ulteriormente.

La ragazza lo ha soprannominato “il Lupin dei bagnoschiuma”. Mirko dice di essersi conosciuto con lei su un’app di incontri e di essere uscito insieme alcune volte. Riconosce che lei è molto bella e si rende conto di dover smettere di innamorarsi di un bel paio di occhi senza guardare il resto. Chiede agli altri di giudicare la situazione e conclude dicendo: “Ai posteri l’ardua sentenza.”

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