Lo sapevi che la farina può esplodere? [+VIDEO]

Le polveri alimentari in determinate condizioni sono considerate al pari di altri materiali pericolosi

 

Il pericolo di esplosioni nelle aziende non è dovuto solo alla lavorazione di prodotti chimici e materiali pericolosi, ma può essere causato anche dalla presenza di polveri alimentari come ad esempio la farina, lo zucchero, il caffè.

I rischi nelle aziende alimentari

Ovviamente gli alimenti che tutti conserviamo nelle nostre cucine sono innocui, in quanto contenuti in sacchetti chiusi e utilizzati senza dispersione delle particelle nell’aria. Discorso diverso invece è quando si è in presenza di grandi quantitativi di prodotti in polvere negli stabilimenti industriali.

Le particelle in determinate condizioni possono dare origine ad esplosioni, oppure se si depositano e si accumulano sulle superfici che producono calore, possono generare incendi. Le polveri infiammabili possono essere di origine sintetica, come la plastica, i composti farmaceutici o i pesticidi, oppure di origine naturale, come la farina, lo zucchero, il carbone, o sono costituite da metalli come l’alluminio, il ferro, il titanio, lo zinco.

Nel caso di aziende che lavorano gli alimenti e che contengono grandi quantitativi di farina, come ad esempio i panifici, sono presenti nell’aria polveri e particelle che, entrando in contatto con i macchinari, si polarizzano e causano un accumulo di carica elettrostatica. Se questa non viene scaricata a terra rimane nell’aria e, se le particelle entrano in contatto con eventuali scintille o con superfici molto calde, possono generare esplosioni o combustioni.

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Più sono piccole le particelle e maggiore è il rischio di incendio poiché aumenta il contatto con l’ossigeno circostante. Più sono vicine tra loro, maggiore è il rischio che si inneschi una rapida accensione a catena.

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