“Mi chiamo Monica e sono proprietaria di un centro estetico in cui facciamo trattamenti di alto livello. Lo specifico non per tirarmela, ma solo per far comprendere meglio la chat che invio. Verso la fine dell’estate vengo contattata da una ragazza che ha un buon seguito su Instagram e Tik Tok e che si propone di farci una buona pubblicità in cambio di un trattamento gratuito. Io non sono mai stata favorevole a queste cose, ma dopo il picco dell’estate il lavoro a settembre scema un po’, così ho pensato di sentire almeno cosa avesse da propormi. Devo dire che mi sembra seria, mi mostra le altre sponsorizzazioni e mi parla di numeri decisamente alti come possibilità di clienti potenziali in arrivo. Decido di fidarmi e fare un tentativo, al massimo avrò buttato via il costo e il tempo di un trattamento ma non avrò sborsato altri soldi. La conversazione che vi mando nasce quindi dalla necessità di prendere accordi. Le invio il listino e guarda un po’, lei vuole fare un trattamento molto costoso, perché di altri non ne ha bisogno. Peccato che poi dopo le cose non vadano come concordato e sperato. Vi allego gli screen e mi chiedo per quanto tempo ancora noi onesti lavoratori dovremo subire questo da parte di chi fa finta di lavorare! E se questi accordi non vadano regolamentati in qualche modo.”

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