Perché alcune lingue sono più difficili da imparare di altre?
- La difficoltà di apprendimento di una lingua è frutto di una serie di fattori
- Alcuni di questi sono oggettivi e riguardano la complessità dei sistemi fonetico, scrittorio, grammaticale e via discendo
- Altri fattori dipendono dalla motivazione e dalle basi di partenza del parlante
- L’UNESCO ha stilato la classifica delle lingue più ostuche
- Tra le più ardue ci sono giapponese e basco, ma non hanno il primato in termini di difficoltà
Apprendere una nuova lingua è un’opportunità di arricchimento: ogni idioma, infatti, consente ai parlanti di dipingere il mondo usando sfumature differenti, arricchendo la loro percezione del reale. Questo viaggio di scoperta così affascinante, naturalmente, non è privo di insidie: alcune lingue, infatti, sono decisamente ardue da imparare. La complessità principale risiede nel fatto che, spesso, gli idiomi più difficili da apprendere solo quelli più diversi dalla nostra lingua madre.
Per questo, nessuna lingua può essere considerata ostica a priori: occorre sempre considerare la nostra base di partenza. Fatta questa doverosa premessa, però, occorre considerare anche l’esistenza di altri fattori, in grado di rendere un idioma più complesso rispetto ad altri. Tra questi, quelli elencati dall’UNESCO sono la ricchezza del lessico, la presenza di numerosi suoni e di un sistema di scrittura particolarmente articolato. Senza contare, poi, l’ortografia irregolare, ovvero quando scrittura e pronuncia delle parole non coincidono tra loro. Qual è, allora, la lingua più difficile da imparare in base a questi criteri?
L’elenco delle lingue più ostiche secondo l’UNESCO
Secondo l’UNESCO, sono molti gli idiomi che richiedono sforzo, impegno e costanza per essere appresi. Tra quelli più complessi, ci sono il giapponese, caratterizzato da tre diversi sistemi di scrittura, il finlandese, la cui grammatica è dotata di ben quindici casi di declinazioni, e il basco, che essendo una lingua isolata detiene peculiarità che nessun altro idioma al mondo possiede.
Nessuna di queste, però, è la lingua più difficile da imparare secondo l’UNESCO. L’idioma più arduo in assoluto è il cinese, seguito da greco moderno, arabo e islandese. I due fattori che rendono il cinese particolarmente ostico sono la pronuncia, ricca e complessa, e il sistema di scrittura basato sugli ideogrammi.
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Anche il greco moderno si caratterizza per una scrittura decisamente difficile, abbinata a un alfabeto fonetico molto complicato. Le ultime, invece, devono la loro difficoltà ai numerosi suoni e alla grammatica particolarmente complessa e articolata.
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